Centro sportivo Fere, variante Prg e prezzo: «No tentennamenti»

Stoccata Bandecchi per i tempi lunghi del Comune: «Da maggio ad oggi niente, credo non lo faremo. Cifra proposta è congrua». Latini: «Iter va avanti, a breve si chiude»

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Il pressing di via della Bardesca c’era già stato lo scorso 3 settembre dopo il deposito della proposta vincolante. Evidentemente non è andato a buon fine a giudicare dal video tutt’altro che ottimista – di norma tende ad esserlo, non su tematiche riguardanti le infrastrutture – che ha lanciato mercoledì il presidente della Ternana Stefano Bandecchi attraverso il profilo Instagram. Tema? Il progetto per il centro sportivo tra strada del Gioglio e strada di Santa Maria La Rocca in un area da oltre 73 mila metri quadrati: «Ho appena finito una telefonata e credo che non lo faremo. A maggio c’è stata una dimostrazione di interesse e ad oggi non abbiamo risolto nulla». Più una delle classiche provocazioni: «Lo faremo a Livorno o Pisa, è assurdo. Per quel pezzo di terra abbiamo proposto sui 350 mila euro, ritengo sia una cifra congrua (360 per la precisione, ndR). E siamo tutti fermi». Per ora non c’è la variante urbanistica necessaria per proseguire. Nelle ore successive la piazza si è ‘scaldata’ sull’argomento, le minoranze in consiglio hanno attaccato e Latini, nel pomeriggio di giovedì, ha voluto rassicurare sulla procedura.

Nuovo centro sportivo Ternana, depositata la proposta vincolante. ‘Pressing’ sul Comune

Bandecchi con Latini e Proietti

L’amarezza e le non risposte

L’imprenditore livornese ormai da tempo ha abituato a comunicare via social con gli appassionati del mondo Fere e non solo. Questa volta tuttavia la consueta risata finale non c’è: «Devo dire ai tifosi che non avremo il centro sportivo, possiamo solo tentare di fare un campionato decente». A seguire l’iter è il project manager Sergio Anibaldi: il progetto riguarda la realizzazione di tre campi d’allenamento in combinata con palestre, piscina, convitto per la prima squadra e strutture sanitarie a disposizione dei rossoverdi. Nel pensiero di Bandecchi la parte burocratica doveva essere pressoché conclusa. Non è proprio andata così. E allora il nervosismo sale considerando anche le difficoltà per lo sviluppo dell’iter stadio-clinica privata. «Sta diventando esasperante. Vogliamo fare qualcosa di importante per Terni – commenta a umbriaOn – e far diventare competitiva a 360 gradi la Ternana o solo farmi spendere 600 mila euro per partita fatta? Ma si può andare avanti da maggio ad oggi senza sapere se ci vogliono far pagare e poi costruire su quell’area? Sta diventando una barzelletta». In prima battuta si sta occupando del procedimento la direzione urbanistica.

Video – Ternana, ecco l’area individuata per il centro sportivo

«Non si muove nulla, non c’è risposta vera». Pressing da Narni

Come detto già a settembre la Ternana – l’obiettivo della conferenza era quello in linea di massima – aveva lanciato l’input per via del vicepresidente Paolo Tagliavento: «Abbiamo dato il cronoprogramma ed entro 30 giorni ci aspettiamo che l’amministrazione dia seguito valutando la parte economica e la determinazione della variante urbanistica». Sono trascorsi quasi due mesi ed in quanto a concretezza siamo a zero: «Non si muove nulla ed il tempo passa. Mi lasci fare una battuta: meno male che sono – l’amarezza – un esponente di centrodestra, pensi se fossi stato di centrosinistra. C’è qualcuno che ha un problema? Mi pare che siamo nell’improvvisazione teatrale», prosegue Bandecchi citando anche il caso delle dichiarazioni della presidente della Regione Tesei. «Ha detto che le cose devono essere legali. Per me è offensivo: fossi stato il sindaco Latini l’avrei mandata a quel paese. Al Comune sono del suo stesso partito e gli hanno dato un’importanza pubblica, tu ti permetti di rispondere così? Di cosa parliamo?». Tornando al tema attuale il nodo è chiaro: «Pago tasse e stipendi e vorrei fa qualcosa, ma non c’è una risposta vera. Per quel pezzo di terra abbiamo proposto 350 mila euro, ritengo sia una cifra congrua. E siamo tutti fermi, veramente vado a farlo a Narni», dice con tono serio Bandecchi. Altro ‘squillo’ per Latini. Alla base del problema ci sarebbe proprio la stima del terreno – se ne occupa un funzionario dell’ufficio patrimonio – da parte di palazzo Spada.

Nuovo centro sportivo Ternana: scelta l’area

Tagliavento, le rassicurazioni e l’attesa

Sull’argomento si è espresso giovedì mattina anche Tagliavento in occasione della conferenza stampa per le attività di Terni col Cuore: «Il sindaco Latini mi ha chiamato a tarda ora rassicurandomi che i tempi saranno estremamente brevi. Ci attendevamo che tutto fosse più rapido, ma non ce l’abbiamo con l’amministrazione comunale. C’è collaborazione e noi non vogliamo fare speculazioni, ma solo far crescere la Ternana a livello di infrastrutture». Vedremo con i fatti se andrà effettivamente in questo modo.

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Bandecchi con il sindaco Latini e l’assessore Proietti

La risposta del sindaco: «Nessun tentennamento»

Nel tardo pomeriggio di giovedì il sindaco risponde in via ufficiale: «Abbiamo condiviso fin dall’inizio l’idea del presidente Stefano Bandecchi e della Ternana Calcio per la realizzazione di un centro sportivo nell’area di Villa Palma. Tanto che già lo scorso 21 luglio la giunta comunale ha deliberato una valutazione positiva rispetto alla richiesta formulata dalla Ternana Calcio S.p.A.a di acquisto dell’area comunale. Questo in considerazione delle evidenti ricadute in termini di valorizzazione del territorio, oltre che in termini di incremento delle attrezzature sportive private e di immagine della città. Con la stessa delibera abbiamo dato atto che la proposta di realizzare il centro sportivo è in linea con il processo iniziato per la costruzione del nuovo stadio Libero Liberati, sul quale l’amministrazione comunale ha già espresso la valenza di pubblico interesse, anche se si tratta di un procedimento del tutto indipendente. La giunta – aggiunge – il 21 luglio ha conferito mandato al dirigente della direzione pianificazione territoriale-edilizia privata di redigere la variante parziale al Prg del comparto di Villa Palma per l’alienazione e l’attuazione del nuovo nucleo e di individuare e gestire le procedure autorizzative, anche semplificate, necessarie e previste per legge e al dirigente della direzione attività finanziarie-patrimonio di redigere proposta di integrazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni. Stiamo dando seguito – aggiunge – a quanto già disposto in quella delibera con l’intento di raggiungere l’obiettivo della realizzazione del centro sportivo che – come detto – condividiamo con la dirigenza della Ternana Calcio, nell’interesse della città. C’è un cronoprogramma che sto personalmente seguendo e che in breve vedrà la definizione dei contenuti della necessaria variante parziale al Prg finalizzata alla realizzazione del centro sportivo. Contestualmente si sta procedendo alla valutazione dell’offerta economica per l’alienazione dell’area. Non c’è alcun dubbio sulla comune volontà di realizzare questo impianto sportivo, né tentennamenti: c’è una procedura sulla quale si sta lavorando e che intendiamo portare a compimento nel più breve tempo possibile». I dirigenti in questione sono Claudio Bedini (urbanistica) e Grazia Marcucci (attività finanziarie).

Angeletti, Gentiletti, Filipponi, Latini e Simonetti

Minoranze all’attacco

Non si fa attendere troppo l’attacco dei consiglieri di minoranza: «La giunta Latini sbaglia anche i gol a porta vuota. Il fatto che questa amministrazione – a parlare sono Pd, M5S, Senso Civico e Terni Immagina – non riesca a dare risposte immediate alla Ternana calcio per quanto riguarda il centro sportivo di Villa Palma, ci fa temere che quella partita più complessa che si gioca in Regione Umbria per il nuovo stadio, rischi di essere persa ancor prima del fischio d’inizio, visto l’atteggiamento della giunta Tesei e delle destre. Ci chiediamo se a palazzo Spada, visto che sono esperti nel redigere vademecum, ne abbiano uno anche per allontare capitali e imprenditori pronti ad investire in progetti sostenibili. Dopo e ssere stati esclusi dai finanziamenti del bando sport e periferie, dopo aver perso i fondi complementari del Pnrr di adeguamento e miglioramento sismico delle scuole, adesso arriva la doccia fredda sul centro sportivo della Ternana Calcio che rischia di mettere una pietra tombale anche sul progetto stadio di cui si stanno perdendo le tracce. Ricordiamo che il sindaco Latini ha ricevuto un mandato pieno da parte del consiglio comunale grazie soprattutto all’atteggiamento responsabile del M5S, Pd, Senso Civico e Terni Immagina, che unitamente hanno chiesto solo una cosa, cioè di non prendere in giro tifosi e cittadini, che in questo deserto chiamato Terni, trovano nella loro squadra ancora uno dei pochi collanti sociale e nella possibilità di fare sport un motore di inclusione e un eccellente strumento di integrazione. Quello che però ci colpisce di più è il dubbio è che se la giunta Latini tratta il presidente della Ternana in questo modo, non osiamo immaginare come vengano trattati altri imprenditori il cui operato in città avviene a distanza dei riflettori del dibattito mediatico, bisognerebbe consultare il famoso vademecum di cui sopra. L’amara verità – concludono – è che l’amministrazione comunale non è  capace di attrarre investimenti: chi vuole contribuire allo sviluppo economico trova, infatti,  dinanzi a sé solo ostacoli e zavorre lungo il suo tragitto. Una città dove gli unici a trovare le porte sempre spalancate sono le grandi multiutility a cui c’è da svendere qualcosa. Siamo certi che se Bandecchi avesse presentato un progetto per una nuova discarica, un inceneritore o un impianto capace di attrarre i fanghi reflui di tutta la regione, avrebbe avuto ben altre attenzioni».

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