Nuovo centro sportivo Ternana, depositata la proposta vincolante. ‘Pressing’ sul Comune

Giovedì la consegna della proposta vincolante per l’area da oltre 7 ettari: palla al Comune

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di S.F.

Una conferenza stampa per – in estrema sintesi – far passare due messaggi. Il primo è il deposito – avvenuto giovedì – della proposta vincolante per l’acquisizione dell’area dove realizzare il centro sportivo per i senior e la ‘Primavera’. Il secondo per mettere ‘fretta’ al Comune di Terni: «Abbiamo dato il cronoprogramma ed entro 30 giorni ci aspettiamo che l’amministrazione dia seguito valutando la parte economica e la determinazione della variante urbanistica». In casa Ternana c’è necessità in prima battuta di campi d’allenamento ma l’iter non è così rapido: per l’effettivo avvio ci vogliono – la stima – sei o sette mesi.

VIDEO – L’AREA INDIVIDUATA PER IL NUOVO CENTRO SPORTIVO

Nuovo centro sportivo Ternana: scelta l’area

Il deposito e il valore

Come noto l’area individuata è in zona Villa Palma, tra strada del Gioglio e strada di Santa Maria La Rocca. In totale si parla di 73.600 metri quadrati, quasi il doppio rispetto a quella originaria di ‘Ternanello’ a lato di viale Prati: «Giovedì – ha esordito il vicepresidente Paolo Tagliavento – ieri abbiamo depositato la proposta vincolante. È coerente con il progetto stadio ma non è legato. Vogliamo farlo a prescindere». A livello di esborso non è stata indicata una cifra: «Per la parte economica abbiamo aumentato rispetto alla valorizzazione del Comune perché non deve passare l’idea che vogliamo speculare su un bene comunale. Vogliamo radicarci con progetti seri». Intanto in mattinata i ragazzi di Cristiano Lucarelli hanno sconfitto 10-1 la ‘Primavera’ di Mariani in amichevole al Taddei: in gol Donnarumma (tripletta), Vantaggiato, Mazza, Koutsoupias, Partipilo (apparso in buona forma), Agazzi (doppietta) e Proietti. Sabato mattina si va a Bogliasco per un test più probante contro la Sampdoria dell’ex D’Aversa.

SERVE L’OK DELLA SOPRINTENDENZA

Anibaldi e Tagliavento

Il decreto e gli obiettivi

Alla scelta di Villa Palma si è arrivati dopo aver analizzato – anche fuori dal territorio comunale di Terni – circa dodici siti: «Serviva spazio per minimo tre campi e in generale 7-8 ettari», ha spiegato il project manager Sergio Anibaldi. «Possiamo procedere con l’acquisizione sulla scorta della revisione del nuovo dl semplificazione per la Legge stadi, in particolar modo l’articolo 4 che  dà modo alle società di negoziare liberamente con la pubblica amministrazione. Inoltre prevede che per qualsiasi problema non imputabile al richiedente si può riconsegnare l’area se non si avviano i lavori entro 120 giorni dalla stipula». Perché Villa Palma? «Ci sono i tre obiettivi. Rispetto dell’ambiente, del paesaggio e creazione delle migliori condizioni psicofisiche per le attività degli atleti. Il contesto è bello». Oltre ai campi ci saranno palestre, piscina, convitto per la prima squadra e strutture sanitarie a disposizione dei giocatori. «Altri comuni hanno fatto pressione per realizzarlo da loro, ma ci sembrava opportuno farlo nel ‘nostro’», ha puntualizzato Tagliavento.

Il dirigente all’urbanistica, Claudio Bedini

La variante urbanistica: Bedini in azione

In linea teorica è un procedimento molto più semplice rispetto a quello per il nuovo stadio: «L’ultima condizione fondamentale – ha poi specificato Anibaldi – è la variante urbanistica alla parte operativa del Prg, per la quale non occorre la Conferenza di servizi in quanto riguarda solo le norme tecniche di attuazione . Serve per ‘stralciare’ il comparto unico ed in questo modo velocizzare l’iter». Vale a dire procedere con l’alienazione e l’attuazione del nuovo nucleo singolo da cedere alla Ternana.  Chi se ne occupa? Il dirigente all’urbanistica di palazzo Spada, Claudio Bedini. Nel procedimento è coinvolta anche la collega Grazia Marcucci, numero uno delle attività finanziarie dell’amministrazione.

L’area individuata

Le tempistiche e la viabilità

Bene. Tempistiche? «L’iter – ha proseguito Anibaldi – è stato avviato il 14 maggio e la manifestazione d’interesse è stata recepita dal Comune con delibera a luglio». Anche per il pubblico interesse. «La palla è nelle loro mani. La variante urbanistica dovrà essere definita con i passaggi in commissione e consiglio comunale. Questa prima fase si concluderà con un atto per l’impegno bilaterale, quindi ci saranno 60 giorni di tempo per chiudere la variente. Il progetto definitivo ci sarà dopo l’acquisizione dell’area. Dalla stipula del contratto ci sono 120 giorni di tempo per iniziare i lavori». Ma la Ternana ha fretta: «Dal primo giorno utile inizieremo a muoverci per la realizzazione dei campi, quella è la priorità», ha voluto ribadire Tagliavento in tal senso. Capitolo viabilità: «L’area è già destinata a sport e verde, non andiamo a modificare la previsione infrastrutturale. Sarà un centro sportivo privato, non porta un incremento della mobilità. Chiaramente – la spiegazione di Anibaldi – realizzeremo parcheggi e area verde secondo gli standard previsti. Inoltre c’è da considerare l’opzione viabilità – talvolta dovrà andare in zona Villa Palma anche il pullman societario magari, piccolo non è – che passa alle spalle del Tulipano». Nessun problema con il parere della soprintendenza: «Un aspetto formale per via dei casali vecchi presenti nell’area».

L’area

Lo stadio e l’Ast

Inevitabile un cenno all’iter per il nuovo Liberati: «Entro ottobre presenteremo il progetto definitivo in Regione, il lavoro è abnorme», le parole di Tagliavento sull’argomento. «La Conferenza di servizi – ha poi sottolineato Anibaldi – si chiuse con l’ok al pubblico interesse e le prescrizioni, ci sono delle richieste aggiuntive alla Ternana e il presidente Bandecchi ha dato disponibilità ad un incontro con la Regione per l’aspetto procedimentale». Il project manager ha poi svelato di essere stato contattato da diversi professionisti del settore in merito all’idea di realizzare una clinica per sostenere la struttura sportiva: «È considerata una genialata, ci ha fatto piacere. Anche chi ha realizzato il Wanda Metropolitano di Madrid – la casa dell’Atlético di Simeone, Anibaldi ha commesso un simpatico errore chiamandolo Wanda Nara – si è fatto sentire. Ottobre? Speriamo», il commento sulla stima lanciata da Tagliavento. Quest’ultimo ha poi chiuso puntualizzando che «c’è stato un approccio con Ast per la realizzazione del ‘guscio’ in acciaio. Vogliamo che il nuovo impianto sia un punto di riconoscimento della città». Per quel che concerne il cronoprogramma tutto confermato, «a meno che non ci richiedano di fare altre opere rispetto a quelle indicate in avvio».

Il cronoprogramma: sotto con il progetto definitivo

ANIBALDI, I COMMENTI DEI PROFESSIONISTI SUL PROGETTO STADIO E L’APPROCCIO CON AST

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