Città di Castello, Fora: «Nostri candidati minacciati. Informata la prefettura»

Il consigliere regionale dopo l’esclusione della ‘sua’ lista CiviciX: «Ricorso al Tar. Noi fatti fuori solo per la mancanza di un documento»

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di Andrea Fora

Abbiamo convintamente sostenuto la candidatura di Luciana Bassini come sindaco di Città di Castello. Lo abbiamo fatto per primi, credendo fortemente che la città abbia bisogno di un nuovo metodo di fare politica e di impegno nell’amministrazione: trasparente, competente, che premi il merito, che abbandoni vecchie pratiche di gestione del potere ormai logore.

Presentate le liste, cominciano i ricorsi contro gli esclusi

Sedici persone provenienti dalla società civile, professionisti, imprenditori, impiegati, donne e uomini animati solo dalla volontà di contribuire a cambiare la loro comunità si sono messi a disposizione in maniera generosa. Come previsto nei termini sabato 4 settembre è stata consegnata la lista di CiviciX, che ha ottenuto la verifica formale della correttezza documentale da parte degli uffici dell’amministrazione comunale. A seguito di un ulteriore controllo da parte della commissione elettorale circondariale è emersa la mancanza di un documento di una candidata comunitaria che può rilasciare esclusivamente l’autorità rumena governativa. A seguito della richiesta del certificato, avvenuta domenica da parte della commissione, ci siamo immediatamente attivati per ottenerlo, ma il Governo rumeno, anche a causa dei problemi legati allo smart working e alle restrizioni degli uffici pubblici causati dal Covid e alla difficile situazione politica che sta vivendo la Romania in queste ore, ha inviato il certificato solo nella giornata di mercoledì.

Stiamo presentato istanza di riammissione della lista CiviciX alla commissione elettorale e presenteremo ricorso al Tar, ritenendo che non giovi alla vita democratica complessiva della città escludere dalla competizione elettorale una lista solo per la mancanza di un documento che non era stata evidenziata nella fase di controllo da parte dell’amministrazione comunale e che è stato immediatamente richiesto e prodotto, con tempi che non dipendono da noi ma dalla pubblica amministrazione. Ma il fatto più grave che non è più tollerabile non denunciare pubblicamente è il clima complessivo con cui la città e la politica stanno affrontando questa competizione elettorale a Città di Castello. Sono settimane ormai che i nostri candidati sono sottoposti a minacce, velate ed esplicite, tese a convincerli di non candidarsi. ‘Bravi manzoniani’ si aggirano per la città facendo visita ad alcuni nostri candidati e senza identificarsi li minacciano di ritorsioni varie, tra cui la perdita del posto di lavoro.

La gestione del potere politico a Città di Castello ha decisamente superato i livelli della tollerabilità, del buon costume e della decenza. Ho personalmente fatto presente questa situazione anche al prefetto nella giornata di martedì. Ci attiveremo per identificare queste persone e per procedere a denunce penali. Quando abbiamo sostenuto la candidatura di Luciana Bassini l’abbiamo fatto anche per questo motivo. Minacce, ritorsioni, logiche clientelari, gestione del potere hanno portato Città di Castello ad un livello che non è più accettabile e che i cittadini non si meritano. Rimaniamo in campo, ora più che mai. Con o senza lista. Per combattere questa logica, per abbattere questo sistema. E Luciana Bassini è l’unica persona che può farlo.

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