Città Giardino, torna la prostituzione: «E noi di nuovo a rischio»

Terni – Con il lockdown il fenomeno si era ridotto. Ora il ‘giro’ è ripreso e una esercente della zona scrive a Questura e Comune

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Una lettera per denunciare come, dopo la fine del lockdown, i ‘giri’ che da tempo caratterizzano via Lungonera Savoia ed anche viale Brenta – nel quartiere di Città Giardino – sono tornati come e più di prima. A scriverla è un’esercente della zona che ha inviato la missiva al Comune ed alla Questura di Terni, per chiedere di porre un argine ad una situazione che non è fatta solo di degrado, ma anche di sicurezza messa a rischio.

La denuncia

«Ho più volte segnalato la problematica – è il succo della denuncia – che mette a rischio me, le mie dipendenti ed anche i residenti del quartiere, ma nulla sembra essere stato fatto, finora, per tutelarci. Mi trovo continuamente a dover chiamare le forze dell’ordine per attivare i controlli e mi viene sempre risposto che purtroppo le pattuglie sono poche e che essendo la prostituzione legale in Italia, loro non possono fare niente e che possono solo tentare di invitarle a spostarsi in altra zona, cosa che spesso tra l’altro non succede. Premetto che gli agenti che vengono chiamati a pattugliare la zona sono sempre disponibili a volerci dare una mano ma purtroppo – spiega la commerciante – possono fare ben poco o meglio niente, rendendosi conto anche loro di avere le mani legate e che si sentono in questo caso anche abbastanza inutili».

Sesso e oscenità in vista

«Sono state avvistate prostitute che facevano sesso nascoste sotto le scalette del ponte alle undici di sera, sotto gli occhi dei passanti e dei miei clienti, coppie che nel pomeriggio utilizzavano le panchine del parco adiacente per il medesimo scopo, trans che tutt’ora si spogliano in mezzo alla strada per farsi vedere dalle macchine, urlano ai passanti sempre per farsi notare e fanno a botte tra loro o con le persone intenzionate ad importunarle, svegliando chi dorme e costringendoci, come è capitato, a chiuderci nel locale di fronte agli episodi di violenza. Queste – prosegue la lettera – sono solo alcune delle situazioni che tutte le sere si presentano in questo quartiere mettendo a rischio la sicurezza di tutti».

«Stanno tornando, come e più di prima»

«C’è stato un blocco di questa routine solo nel periodo della quarantena dovuta al Covid-19 – osserva l’esercente – ma purtroppo piano piano stanno ricominciando a tornare, prima una, poi due ed ora sono tre transessuali che fanno su e giù per via Lungonera, immaginando che a breve ridiventeranno tutte padrone di questo viale contandone anche dieci nei fine settimana, più quelle delle vie limitrofe compresa la zona dell’hotel Brenta dove anche lì i titolari non sanno più come si può risolvere il problema. Sostengo inoltre quanto sia pericoloso in questo periodo che stiamo passando avere anche questo tipo di problema dove nonostante il virus, le macchine si continuano a fermare».

«Dateci una mano»

«Le cose stanno diventando insostenibili e vorrei che vengano presi i dovuti provvedimenti, chiedo solo che questo venga fatto
al più presto – spiega – visto che si ha la possibilità di gestire la cosa in questo momento che non sono tornate tutte al ‘lavoro’ e che sono solo tre, dando quindi l’opportunità di intervenire al meglio. Proporrei di emanare un’ordinanza che vieta la sosta in certi orari lungo tutta la via, in modo che la polizia abbia un motivo per poter fare le multe e l’utilizzo di telecamere di sorveglianza al fine di riprendere gli avvenimenti e fare in modo che, chi favoreggia la prostituzione, venga incentivato a non fermarsi per non essere ripreso. Spero che questa lettera, rivolta un po’ a tutti, comune e questura di Terni, possa davvero servire a qualcosa perchè non sappiamo più cosa altro possiamo fare per avere delle tutele, sia per me medesima come commerciante che per tutti i residenti di Città Giardino».

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