di S.F.
Se va bene finiranno le verifiche per la scrematura iniziale in due ore, ma è improbabile. Nuovo lavoro in arrivo per l’ufficio bandi di palazzo Spada: venerdì mattina sono state aperte le buste per la gara europea triennale – base d’asta 814 mila 50 euro – legata alla pulizia degli immobili comunale a Terni: a farsi avanti – molti sono raggruppamenti – sono in venticinque. Intanto scatta la proroga dell’attuale per quattro mesi.
IL CAOS 2018 PER L’APPALTO DELLE PULIZIE

Cosa prevede il bando
Si tratta della pulizia di tutti gli immobili – palaDiVittorio compreso – comunali, a partire da palazzo Spada ed il ‘Pentagono’ di corso del Popolo. In totale le superfici nette inserite nel capitolato d’appalto sono pari a 32 mila 917 metri quadrati: spiccano per grandezza – oltre alle strutture già citate – palazzo Pierfelici, il centro multimediale, la biblioteca, l’area delle autorimesse e i mercati coperti. Massimo ribasso come linea guida principale? Questa volta no: «Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione».
I PROBLEMI NEL 2017 PER LE PULIZIE
Intanto c’è la proroga fino a settembre
Servono – bene che vada – un paio di mesi per concludere l’iter e passare alla consegna dei lavori. Il Comune in tal senso si è cautelato firmando la proroga della società attualmente impegnata nelle pulizie, la Cosp Tecno Service: 72 mila 337 – Iva esclusa – per la prosecuzione dei lavori fino al 15 settembre per garantire il decoro e l’igiene delle strutture.

De Luca (M5S): «Finalmente»
In tarda mattinata arriva la nota del consigliere pentastellato nonché presidente della IV° commissione: «Grazie al lavoro svolto dalla commissione di garanzia e controllo, dopo anni di drammatica incertezza e stipendi sotto la soglia di sopravvivenza, i lavoratori dell’appalto delle pulizie degli uffici comunali avranno una gara triennale con un gestore selezionato tramite il criterio dell’offerta più economicamente vantaggiosa: come presidente voglio congratularmi con tutti i membri della commissione che hanno contribuito a questo risultato. Attraverso l’indagine che la commissione sta portando avanti sugli appalti comunali è emerso che per quanto riguarda l’appalto delle pulizie erano state effettuati nell’ultimo triennio ben undici affidamenti, di cui buona parte assegnati al massimo ribasso con stipendi da fame per i lavoratori e gravi criticità del servizio per circa 1,3 milioni di euro. Grazie a questa scoperta non è stato più possibile continuare a procedere con ulteriori spezzettamenti ma si è dovuto procedere ad una gara europea: la commissione sta proseguendo nel lavoro di ricognizione che punta a concludere nei primi giorni del mese di agosto».