Comune Terni, carenze su azioni correttive e risorse umane. Mirino anche sulla Cascata

Via libera al controllo strategico 2021 in III commissione: protagonisti Salvati, Pasero ed i consiglieri di minoranza. I dati da migliorare non mancano

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di S.F.

C’è chi si aspettava una trattazione rapida – più o meno nessun consigliere ha letto il documento da oltre 200 pagine – ed invece per l’approvazione in III commissione del controllo strategico, report consuntivo 2021 ci è voluta un’ora. D’altronde a livello politico e amministrativo l’atto è interessante perché tra i contenuti ci sono i punti di forza e le carenze di ciò che è accaduto in seno al Comune lo scorso anno: mirino in particolar modo sull’allocazione delle risorse umane, le azioni correttive e la difficoltà con i cronoprogramma. UmbriaOn aveva già trattato a parte lo scorso weekend l’argomento delle entrate e il ‘deficit’ comunale a livello di consapevolezza.

CONTROLLO STRATEGICO 2021, LA CONSAPEVOLEZZA INSUFFICIENTE SULLE ENTRATE

I programmi e gli alert

Protagonisti a palazzo Spada la vicesindaco Benedetta Salvati – compete a lei il controllo strategico – e il responsabile unico del procedimento, Sebastiano Pasero. La prima nel suo intervento introduttivo ha specificato che «i programmi sono 19 ed il grado di raggiungimento degli obiettivi è abbastanza soddisfacente. Ma nonostante i buoni risultati manca la predisposizione da parte delle direzioni ad eliminare le disfunzionalità attraverso le azioni correttive e permane la problematica sull’allocazione delle risorse umane. Altra difficoltà riguarda la rendicontazione precisa e nell’utilizzo del cronoprogramma. Se si tenessero conto di queste due-tre cose magari i risultati potrebbero essere anche migliori». La posizione organizzativa per la comunicazione di palazzo Spada ha dato ulteriori delucidazioni di natura tecnica: «Si tratta del monitoraggio delle indicazioni strategiche, si chiude il ciclo della pianificazione rigurdante il Dup». Le carenze non mancano.

IL CONTROLLO STRATEGICO 2021 – DOCUMENTO

Cosa non va

Sponda minoranza ci ha pensato Federico Pasculli (M5S) a rompere il ghiaccio: «Sul questionario per la cascata delle Marmore c’è scritto che i servizi sono carenti per le persone con disabilità ed i servizi igienici. Grave che sia così. Inoltre c’è una collaborazione pessima tra direzioni segnalata nell’ambito del piano urbanistico del commercio. Qual è la linea di indirizzo in tal senso?». Sulla stessa scia Alessandro Gentiletti di Senso Civico: «Come si intende intervenire sui punti negativi quali modernizzazione amministrativa, innovazione e digitalizzazione? Sulla ‘Terni attrattiva’ siamo ad una percentuale del 50%, significa che nell’amministrazione si è consci che qualcosa non va». Infine il teatro Verdi: «Si parla dei fondi della fondazione Carit, ma il Comune oltre palazzo Montani-Leoni non è andata». Michele Rossi (Terni Civica) ha posto una domanda non casuale: «Il controllo strategico misura il grado di sintonia tra politica e macchina comunale. Ma ne esiste uno per il rapporto consiglio/amministratori?». Evidentemente non è granché soddisfatto. Pasero ha ripreso la parola per specificare che c’è anche un problema di capacità di spesa che, di conseguenza, porta all’input sull’allocazione del personale. Battute finale per Tiziana De Angelis (Pd) e Luca Simonetti (M5S): «Perché il controllo interno non è fatto dall’Organismo di valutazione?», ha chiesto l’esponente Dem. Per il pentastellato mirino sulle procedure per il Verdi e Cesi, entrambi Pnrr: «Si sta procedendo bene? Altrimenti c’è il rischio che si possano perdere i fondi». Questioni politiche.

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