di S.F.
«Dall’intervista al sindaco si ricava che la sua soddisfazione rispetto al grado complessivo di realizzazione del
programma è bassa e che l’obiettivo è stato modificato in quanto non sostenibile dal punto di vista
ambientale ed economico». A scriverlo in un documento ufficiale è il Comune di Terni nell’ambito del monitoraggio intermedio del controllo strategico 2024 ad ottobre 2024. Bene, ma su cosa? Ast, discarica e conferimenti.
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Si parla della messa in sicurezza/bonifica della ex discarica rsu di Ast e la valutazione preliminare degli interventi di recupero ambientale. Nel report – lo pubblichiamo integralmente, ci sono molte info interessanti anche su altre questioni – si fa il riepologo di quanto accaduto. «Il progetto di fattibilità tecnica ed economica risulta acquisito a febbraio 2024. L’accordo è stato sottoposto alla giunta comunale che lo ha adottato ad aprile. Nei mesi a seguire sono proseguite – si legge – le fasi volte all’acquisizione del progetto esecutivo, nei termini dell’accordo sottoscritto». Poi il giudizio di Stefano Bandecchi, quantomeno quello riportato nell’atto: «Si ricava che la sua soddisfazione rispetto al grado complessivo di realizzazione del programma è bassa e che l’obiettivo è stato modificato in quanto non sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico». La conclusione è chiara.
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Sì, perché il programma «pertanto si esaurisce a causa del rilevante impatto dal punto di vista ambientale, economico e produttivo sul territorio e si dà indirizzo politico di introdurre un nuovo programma che preveda la bonifica e il riutilizzo della discarica in uso secondo criteri di ottimizzazione più compatibili dal punto di vista ambientale». D’altronde nello stato di attuazione del programma rispetto al timing previsto è stata indicata una percentuale pari allo 0%. Con necessità di «introdurre un nuovo programma che preveda la bonifica e il riutilizzo della discarica in uso secondo criteri di ottimizzazione più compatibili dal punto di vista ambientale». Vedremo.
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In generale il controllo strategico intermedio ha confermato ciò che era emerso nel precedente. «Dal dato che rileva una sostanziale differenza di percezione tra la parte politica e quella gestionale sull’andamento dei servizi e dei programmi, si ricava la necessità di una maggiore interazione tra vertice politico e tecnico che consenta ad entrambi di acquisire tutti gli elementi per una valutazione quanto più possibile basata su una ampia serie di informazioni». Nella maggior parte dei casi il rapporto con la struttura è migliorato, in altri no.