A 24 ore dalla comunicazione relativa alla possibilità – da parte dei possessori del biglietto per il concerto di Sangiovanni (29 agosto a Terni) – di effettuare tamponi antigenici gratuiti presso la farmacia comunale 1 di viale Porta Sant’Angelo, arriva il dietrofront: chi vorrà fare il tampone, dovrà pagarselo. Di seguito il contenuto della nota diffusa dal Comune di Terni sul punto.
Concerto Sangiovanni a Terni: biglietti finiti nel giro di un’ora
Il Comune: «Prendiamo atto»
«Il tampone per chi ha acquistato il biglietto per il concerto di Sangiovanni non è gratuito. La disposizione arriva direttamente dal commissario regionale all’emergenza Covid (Massimo D’Angelo, ndR) che ha rivisto una sua precedente comunicazione. Il 19 agosto, su quesito del Comune di Terni, il commissario aveva dato il via libera per l’utilizzo dei tamponi gratuiti per eventi, assegnati al servizio sanitario pubblico, mettendone a disposizione mille. Oggi una nuova comunicazione che asserisce, ‘a seguito di approfondimenti’, la necessità del pagamento per il servizio fornito dalla farmacia comunale di Porta Sant’Angelo. Il commissario – spiegano da palazzo Spada – ha comunicato all’amministrazione comunale che ‘i tamponi antigenici rapidi vengono forniti ai Comuni esclusivamente per finalità di screening della popolazione in collaborazione con il servizio di sanità pubblica di riferimento, che individua la popolazione target, laddove si evidenzi un aumento dell’incidenza di casi che può verificarsi anche dopo un evento. Non risulta per tanto ammesso alcun altro utilizzo’. L’amministrazione comunale – è la conclusione che lascia trapelare una certa amarezza, se non altro – prende atto della nuova comunicazione e rammenta che il tampone è necessario per tutti gli over 12 non in possesso del green pass. Per la fascia dai 12 ai 18 anni è in vigore un prezzo calmierato con un costo di 8 euro. Per tutti gli altri il prezzo è di 15 euro».
Concerto Sangiovanni, polemica anche sui tamponi: «Gratis per chi ha il biglietto? Che disparità»
La polemica: «Uno schiaffo all’improvvisazione del Comune»
Sulla questione tamponi e gratuità, martedì aveva polemizzato anche il capogruppo del M5s in Regione, Thomas De Luca, che – fra le altre cose – aveva rimarcato la disparità fra chi è in possesso del biglietto per il concerto e tutti gli altri («gratis per i primi e a pagamento per i secondi. Ingiustizia totale»). E lo stesso De Luca, dopo l’ultima novità, interviene con una nota: «La pubblica amministrazione – afferma – non può essere gestita come un circolo privato in cui si fanno specifici interessi di pochi. A ricordarlo all’amministrazione comunale di Terni è il commissario regionale all’emergenza Covid che ha appena comunicato la non gratuità dei tamponi per chi ha acquistato il biglietto per il concerto di Sangiovanni, come invece era stato annunciato dall’assessora di Fratelli d’Italia, Elena Proietti. Dopo la nostra interrogazione che è servita per accendere un faro su una palese contraddizione rispetto le linee guida sull’utilizzo dei tamponi, il commissario ha inteso ribadire che ‘i tamponi antigenici rapidi vengono forniti ai comuni esclusivamente per finalità di screening della popolazione in collaborazione con il servizio di sanità pubblica di riferimento, che individua la popolazione target, laddove si evidenzi un aumento dell’incidenza di casi che può verificarsi anche dopo un evento. Non risulta pertanto ammesso alcun altro utilizzo’. Uno schiaffo all’improvvisazione e all’arroganza di un’amministrazione – sostiene l’esponente del M5s – che presumeva di poter disporre dei tamponi pagati dalla Regione per un evento peraltro già profumatamente finanziato dallo stesso Comune di Terni. Una destra lontana anni luce dai bisogni delle persone secondo cui se ho il biglietto del concerto ma non ho il green pass, posso avere il tampone gratuito, ma se il test mi serve per lavoro me lo devo pagare. Semplicemente inconcepibile. La presa di posizione del commissario regionale all’emergenza è una stroncatura in piena regola che dimostra come la destra ternana sia a digiuno delle fondamentali procedure amministrative. Peraltro non certo la migliore promozione del territorio dopo il cospicuo finanziamento di 45 mila euro per un evento in cui sono previste non più di 470 persone. Anche questa una scelta fatta su misura per accontentare gli interessi di pochi. Un dietrofront clamoroso quello sui tamponi che dimostra palesemente l’ammissione del fatto che era in atto qualcosa che non si poteva fare».
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