Consorzio Tevere-Nera «Lega bocciò proposta per eliminare tassa»

De Luca (M5S): «Come mai solo oggi e solo alla vigilia delle elezioni, la Lega si accorge che in Umbria esiste una fiscalità a due velocità?»

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di Thomas De Luca
consigliere regionale M5S

Thomas De Luca

Come mai solo oggi e solo alla vigilia delle elezioni del consorzio di bonifica Tevere-Nera, la Lega si accorge che in Umbria esiste una fiscalità a due velocità? Il gruppo consiliare leghista è a conoscenza del fatto che esistono tre enti di bonifica e non solo quello del Tevere-Nera? Ma soprattutto cosa c’entrano le elezioni del consorzio con l’iniquo e ingiusto trattamento in termini di contribuzione fiscale dei nostri cittadini?

Non sarà certo il futuro organo amministrativo eletto in seno al consorzio a determinare la fine del tributo, ma c’è bisogno di una modifica della legge regionale come già proposto dal M5S. Siamo d’accordo che nel nostro territorio non debbano esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B. Ma allora non capiamo come mai la maggioranza abbia bocciato non meno di due mesi fa l’ordine del giorno delle minoranze per una revisione della legge ‘30/2004’ che detta ‘Norme in materia di bonifica’, utile a porre fine all’iniquità fiscale tra i vari comprensori della regione.

Alcuni cittadini, laddove insistono i consorzi di bonifica, sono costretti a pagare un iniquo balzello rispetto a quelli di altri territori in cui le stesse attività di bonifica, manutenzione e gestione del territorio vengono svolte da Afor e pagate tramite la fiscalità generale. L’iniquo balzello si potrebbe eliminare portando già il 4 settembre una proposta di legge in assemblea legislativa.

Se la Lega è interessata a mantenere almeno un minimo di credibilità dopo le tante promesse non mantenute (non da ultimo quella sulla pillola Ru486) presenti un progetto credibile e noi lo sosterremo. Abbiamo già indicato alcune proposte che potrebbero contribuire ad abbattere la tassa soprattutto per le utenze sotto ai 20 euro. Aver bocciato l’atto delle minoranze che voleva porre fine all’iniquità fiscale nei comprensori della regione ed uscire fuori con la solita propaganda alla vigilia delle elezioni del consorzio non ci sembra una scelta nell’interesse dei cittadini.

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