Consulta giovanile Terni, altro ‘round’ e nuovo rinvio

Più di due ore di confronto lunedì mattina in II° commissione: passano quattro emendamenti su undici. Ora l’ultimo passaggio sull’atto modificato

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Oltre due ore di confronto e ancora niente quadra. Nuovo appuntamento lunedì mattina in II° commissione consiliare per parlare dell’istituzione della consulta giovanile del Comune di Terni e dell’approvazione dello specifico regolamento: degli undici emendamenti proposti dalle forze politiche – in maggior misura da Pd e Senso Civico – ne sono stati approvati quattro. Poi il rinvio a maggioranza per la discussione conclusiva pre consiglio. Storia lunga.

GLI EMENDAMENTI DI PD/SENSO CIVICO ED IL REGOLAMENTO

La dirigente Donatella Accardo

L’aggiornamento

In realtà l’atto è già arrivato in consiglio ma si è optato per il nuovo passaggio in commissione per i pareri sugli emendamenti. «C’è un assoluto bisogno di avere un organo consultivo. Il problema del disagio giovanile – il breve intervento in apertura dell’assessore Elena Proietti – c’era anche prima, ma ora con il Covid sono loro ad aver avuto più restrizioni e privazioni. Può fare da ‘diga’ quando ci sarà la ripartenza per dare un sostegno ai giovani». Tra i più attivi Alessandro Gentiletti di Senso Civico che, in primis, ha richiesto la presenza della proponente dell’atto, vale a dire la dirigente all’istruzione e alla cultura Donatella Accardo: breve sospensione e spiegazioni sui pareri (tutti positivi tranne uno legato alla separazione tra politica e parte tecnico/amministrativa), quindi la commissione ha discusso singolarmente ogni emendamento. Lo stesso esponente di SC si è visto respingere la richiesta di audizione dei sindacati del mondo giovanile prima della votazione: «Dopo tre anni – ha attaccato – la Proietti si è accorta delle politiche giovanili», parlando poi di «linguaggio paternalista e lontano dall’essere imparziale». Consuete schermaglie.

GLI EMENDAMENTI DELLA MAGGIORANZA: DUE APPROVATI

Elena Proietti e Alessandro Gentiletti (foto archivio)

Quattro emendamenti approvati, due per parte

Per quel che concerne la minoranza sono stati approvati i primi due emendamenti, rispettivamente con protocollo 0039418 e 0039419. Mentre sponda maggioranza c’è stata l’approvazione degli atti 0042839 e 0042836 a firma Lega.  ‘No’ a sorpresa – decisive le astensioni dei consiglieri del ‘Carroccio’ – per la proposta di Michele Rossi (Terni Civica): «Grazie eh», il commento a microfono aperto in seguito alla votazione. Non è finita qui: se ne parlerà di nuovo in commissione ed in consiglio comunale la prossima settimana.

Le critiche

«Siamo rimasti piacevolmente colpiti – la nota lanciata la scorsa settimana dai Giovani Dem, Terni Valley e Unione degli studenti Terni – dalla volontà del Comune di voler istituire la consulta comunale giovanile. Si tratta di un organo utile che permetterà ad una categoria che fatica a far sentire la propria voce, e che è stata spesso dimenticata dall’amministrazione, di esprimersi sui temi relativi alle politiche giovanili. Siamo dovuti però intervenire sul progetto presentato dalla giunta viste le diverse carenze presenti nell’atto. Infatti, c’è una totale assenza tra i membri dell’assemblea delle associazioni studentesche e delle organizzazioni politiche giovanili, una decisione incomprensibile considerando il ruolo che deve svolgere la consulta, che in questo modo escluderebbe una grossa fetta di tematiche giovanili senza motivo. La proposta, inoltre, di far diventare il sindaco di diritto il presidente della consulta giovanile ci è sembrata inaccettabile, in quanto il presidente dovrebbe essere espressione del voto assembleare, al Sindaco può spettare un ruolo di garanzia che abbiamo riconosciuto nei nostri emendamenti. Se fossimo stati coinvolti nella progettazione del regolamento avremmo sicuramente dato un contributo maggiore al progetto già dall’inizio, ma siamo stati costretti a mettere in fretta una pezza ad un lavoro già fatto senza che fossero state preventivamente ascoltate le realtà più interessate da questo atto. L’idea di fare una consulta senza associazioni studentesche e organizzazioni politiche giovanili, facendo presiedere il tutto dal Sindaco della città, ci sembra un modo per depotenziare l’organo, per renderlo il più inoffensivo possibile. Secondo noi invece i giovani devono proporre sfide all’amministrazione comunale, spingendo a fare il meglio per la città con una voce critica e costruttiva. Noi giovani ci siamo riuniti: abbiamo fatto una riunione tra Giovani Dem di Terni, Terni Valley e Unione degli Studenti di Terni per migliorare il progetto, abbiamo anche raccolto stimoli di altre realtà come Azione Cattolica Ragazzi, e siamo pronti a discuterne ancora con chiunque vorrà perché la politica e l’associazionismo giovanile sono fondamentali per la nostra città. È indispensabile accogliere i nostri emendamenti in quanto rappresentano la voce dei giovani e sarebbe la prima dimostrazione che questa consulta non è solo una mossa propagandistica – concludono – ma che esprime un interesse sincero per il mondo giovanile».

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