Covid Amelia: «Festa con catering in chiesa? Non è vero»

La versione di padre Sergio Prina Cerai, parroco San Massimiliano Kolbe, dopo le polemiche degli ultimi giorni sul boom di contagi

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«Leggendo sui giornali e sui social di una festa con catering mi permetto di dire che non è vero. Chiunque ha la consuetudine di frequentare le chiese può osservare che tutti, preti e fedeli, indossano le mascherine e sono seduti alla distanza prevista né si organizzano feste e festicciole». Parole di padre Sergio Prina Cerai, parroco della chiesa di San Massimiliano Kolbe ad Amelia, nel mirino a causa del boom di contagi nel territorio comunale.

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La ‘difesa’ ed i fatti

Lungo post social del parroco nel tardo pomeriggio di venerdì: «Sembrava un problema lontano, preoccupante certo, ma pur sempre lontano. Poi, ci svegliamo e ce lo troviamo in casa. La prima domanda, istintiva – come quando sorprendi un estraneo nella tua cucina – è stata: «Chi ti ha fatto entrare?». E come in una gigantesca caccia al tesoro siamo andati in cerca di chi e dove. Il giorno 17 gennaio nella Chiesa di S. Massimiliano si sono celebrate 3 messe: 8.30, 10.30, 16.00; i partecipanti sono rimasti alla distanza prescritta per tutto il tempo, si sono sanificate le mani all’inizio e alcuni anche durante la messa, e come sempre al termine di ogni celebrazione i responsabili della sanificazione hanno provveduto ad effettuare le operazioni prescritte. Penso che sia ragionevole fidarci delle autorità competenti e delle loro disposizioni: siamo abituati a discutere su tutto, siamo una popolazione di 60 milioni di commissari tecnici della nazionale e tutti abbiamo un amico medico espertissimo, oppure cadiamo in quella realtà del dire le cose senza sapere come sono andate».

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La positività

«Il sottoscritto, che mai si è risparmiato nella prima fase della pandemia e anche nell’attuale di provvedere viveri e aiuti vari a persone positive e in isolamento, ora si è ritrovato positivo. E diversi preti, che si sono dedicati a soccorrere e a provvedere a persone positive, purtroppo stanno pagando per la loro generosità. In questo periodo – prosegue padre Sergio – di prova penso che sia utile restare uniti e non divisi, non cadendo nella trappola del rincorrere notizie o scoop che poi non corrispondono al vero: certamente come detto dalle autorità competenti c’è stata una evoluzione del virus, al punto tale che oggi si parla di una possibile ‘variante umbra’. In ogni caso è opportuno richiamare tutti ad un supplemento di prudenza e di responsabilità. Da parte mia e della comunità parrocchiale di San Massimiliano Kolbe siamo vicini a tutti nell’affetto, nell’amicizia e soprattutto nella preghiera, affinché il Signore ci aiuti a superare questo momento difficile». Intanto per sabato il sindaco Laura Pernazza ha convocato una riunioen di giunta dopo il confronto odierno sulle zone rosse territoriali: Amelia è uno dei territori coinvolti per le possibili misure restrittive.

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