Covid Umbria: «Si continua a scendere ma di meno»

Il punto epidemiologico: «Scendono anche i ricoveri mentre per i decessi si percepisce solo un lieve calo»

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Giovedì mattina il nucleo epidemiologico della Regione ha fatto il consueto report settimanale sull’andamento dell’epidemia da Covid-19 in Umbria. Il dottor Marco Cristofori della Usl Umbria 2 ha spiegato che: «Abbiamo superato ampiamente il picco della seconda ondata. Notiamo che la riduzione dei casi, che interessa ogni classe di età ed anche i più giovani, è rallentata, ma è normale visto che parlimo di numeri sempre più piccoli e che neppure il lockdown totale, che da noi non è stato applicato, porta a ‘zero casi’. La riduzione dell’incidenza è comunque significativa ovunque, anche se il virus continua a circolare. Gli attuali positivi continuano a scendere: inizialmente c’è stato un vero e proprio ‘crollo’ ed ora la curva si è un po’ appiattita, per le stesse ragioni già esposte. Analogamente per l’RT: più si scende e più difficile ridurre ulteriormente tale dato. Ora è leggermente risalito ma tale dato da solo, è poco indicativo». Sul piano dei ricoveri e dei decessi, «i primi sono iniziati a diminuire diversi giorni dopo la flessione della curva dei casi. Siamo ancora in una fase di discesa dei ricoveri, iniziata intorno al 20 di novembre, che comprende anche le terapie intensive. Ciò che vediamo è frutto di attività precedenti e che hanno una latenza abbastanza lunga. Ancora più lunga è la latenza dei decessi, dove non vediamo ancora un calo significativo: la tendenza è comunque ad una leggera diminuzione». Sul rapporto fra tamponi e positivi, Cristofori ha spiegato che «siamo ben al di sotto della soglia del 10%, che è la media nazionale, e ora siamo al 7,32%».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il punto sulle scuole

Le classi in quarantena, nelle scuole, al 16 dicembre sono 22 in provincia di Perugia e 9 in quella di Terni; i bambini in isolamento sono invece 483 in provincia di Perugia e 225 in quella di Terni.

La distribuzione di nuovi positivi e asintomatici

La dottoressa Carla Bietta della Usl Umbria 1 si è invece focalizzata sull’incidenza degli asintomatici: «Per capire dove circola il virus, abbiamo analizzato la distribuzione dei nuovi positivi. La fascia di età più giovane, da 0 a 24 anni, è ancora quella con la maggiore percentuale di positivi». La distribuzione degli asintomatici si conferma «maggiore fra i più giovani ed i maschi: il 30% circa è nella fascia fra 0-24 anni di età. L’asintomaticità si riduce con l’aumento dell’età. Il fatto che siamo nei mesi invernali, ci pone di fronte ad un contesto diverso rispetto alla scorsa primavera quando le temperature erano in aumento. La cautela è fondamentale e come andrà, sarà l’esito di un grande gioco di squadra in cui i comportamenti individuali hanno un ruolo centrale. Ancora la situazione è abbastanza impegnativa».

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