Covid: «Nuovi casi di importazione. Serve massima attenzione»

Sale a 31 il numero degli attuali positivi in Umbria. Per l’assessore Coletto «cresceranno ancora ma ci sono regole chiare da rispettare»

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Due nuove positività al Covid-19 nelle ultime 24 ore: l’aggiornamento della Regione Umbria è alle ore 10.49 di domenica 2 agosto. I due nuovi casi riguardano Spoleto – dove una giovane mamma era risultata positiva nelle ultime ore, dopo il ritorno da una vacanza nelle Marche – e Magione.

TERNI, 2 NUOVI CASI: MADRE E NEONATO

I numeri

Sale così a 31 il numero degli attuali positivi (1.474 dall’inizio dell’emergenza coronavirus). Sempre nelle ultime 24 ore non sono state registrate nuove guarigioni (1.363 dall’inizio), così come non ci sono stati decessi connessi al Covid (80). Stabile la situazione dei ricoveri ospedalieri di persone positive, 7 in tutto: 4 a Terni e 3 a Perugia, nessuno dei quali in terapia intensiva.

SPOLETO, GIOVANE MAMMA POSITIVA AL RITORNO DALLA VACANZA

I comuni interessati

Il quadro regionale attuale attribuisce 2 positivi a Castel Ritaldi, 1 a Città di Castello, 2 a Corciano, 1 a Ficulle, 1 a Magione, 2 a Marsciano, 1 ad Orvieto, 4 a Passignano sul Trasimeno, 5 a Perugia, 2 a Spoleto, 6 a Terni, 2 a Trevi e 2 di fuori regione.

PASSIGNANO, ‘STRETTA’ DEL SINDACO DOPO GLI ULTIMI CASI

Isolamenti e tamponi

In isolamento alla data di domenica 2 agosto ci sono 603 persone. Dalla misura ne sono uscite in totale 30.115. In totale sono stati eseguiti 122.404 tamponi.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Magione: «Persona che abita distante dall’Umbria. Rivedere i criteri»

Sul caso di Magione è intervenuto, domenica, il sindaco Giacomo Chiodini: «Non deve destare alcuna preoccupazione. Si tratta infatti di persona residente ma domiciliata abitualmente in altro comune umbro. L’isolamento avviene quindi in altro territorio, molto distante dal nostro. Sarebbe anzi auspicabile che la Protezione civile regionale modifichi la dashboard ufficiale spostando il contagio dove la persona nel luogo dove effettivamente si trova in questo momento. Non ci sono altre novità di rilievo – afferma Chiodini – e, anzi, sembra per ora molto ridotto il numero di casi di persone in isolamento perchè ‘contatti stretti di caso’ con i contagiati di Passignano sul Trasimeno. Gli isolati complessivi a livello comunale sono 13 e di questi solo 4 sono per ‘contatto stretto di caso’».

Nuovi casi: «Cluster fatti di piccoli numeri, sotto controllo»

A fronte di un’ascesa, ancora non preoccupante ma comunque da monitorare, dei casi di Covid-19 in Umbria, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto interviene per ricordare cosa si pò, si deve ed è bene fare in questa fase: «Per far sì che l’Umbria continui ad essere una regione sicura – afferma – va stabilito un patto di alleanza tra il singolo cittadino e le istituzioni a difesa della comunità. La situazione è costantemente monitorata e le nuove positività rappresentano, al momento, cluster tempestivamente individuati, con piccoli numeri e per i quali sono in isolamento tutti i contatti in attesa di definizione diagnostica: per questo i numeri potrebbero aumentare. Nel complesso – spiega Coletto – non sono stati superati i dieci casi settimanali, peraltro tracciati e isolati tempestivamente dai servizi di prevenzione sanitaria. Ma è importante rispettare le misure di prevenzione».

Luca Coletto

«Chi torna in Umbria deve avvertire la Usl»

«Quasi tutti i casi registrati nell’ultimo periodo sono d’importazione – prosegue Luca Coletto -. Ecco perché in questa fase è estremamente importante che tutti i soggetti che rientrano in Umbria da un paese estero, avvertano tempestivamente i servizi sanitari. È un modo, questo, per proteggere se stessi, i propri conviventi, la cerchia di familiari e di amici e la comunità intera. Perché se ci fosse un soggetto positivo, appena identificato si isola e si impedisce la circolazione virale e l’allargamento di un eventuale focolaio. Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che il contagio può essere ridotto se si usano le misure di sicurezza, quindi distanziamento, uso della mascherina e lavaggio delle mani. A queste semplici misure va aggiunta la comunicazione tempestiva ai servizi di prevenzione se si rientra da un altro paese o se si ospitano persone arrivate dall’estero. Chi ha sintomi simil-influenzali dovrà adottare la precauzione di non uscire di casa e contattare telefonicamente il medico che, a sua volta, manderà a i medici delle unità speciali di continuità assistenziali delle aziende per una valutazione».

«A difesa di tutti, soprattutto degli anziani»

«Se ognuno di noi adotta queste accortezze – conclude l’assessore regionale alla salute -, sarà poi cura del servizio sanitario regionale intervenire tempestivamente per gestire i vari casi e, se necessario, individuare le giuste soluzioni per gli isolamenti fuori dall’abitazione abituale. In questa fase si sta tenendo alta la guardia anche per proteggere le strutture ospedaliere e le strutture comunitarie tipo residenze protette e le Rsa dove ci sono i pazienti più fragili».

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