Cascata Marmore, c’è il ‘disciplinare covid’

Modificati alcuni passaggi in vista della ripartenza: ingressi, aperture, chiusure e sensi unici, le novità. C’è molto da sistemare

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di S.F.

Cascata delle Marmore verso la riapertura a Terni. Non prima di aver preparato – gli interventi di manutenzione per l’adeguamento sono già iniziati – a ‘misura covid-19’ il sito turistico, non una questione di pochi giorni. Intanto si registra un nuovo passaggio per consentire la ripartenza: c’è la modifica del disciplinare attuativo per la gestione degli ingressi al parco naturalistico. Sono più di dieci le misure approvate. 

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Sentieri e cinema: chiusure. Il senso unico

Inevitabile che ci siano delle novità durante il periodo di emergenza epidemiologica. Innanzitutto viene stabilita la chiusura al pubblico dei sentieri escursionistici 1 e 4, con l’eccezione di visite con guida su prenotazione. Off-limits anche il cinema 6D e l’area multimediale del museo dei Plenaristi nella Valle del Nera. Un’ulteriore modifica riguarda l’istituzione di un senso unico per i percorsi 2 e 3, con chiusura – attraverso barriere – di tratti per evitare l’incontro dei flussi di percorrenza.

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Aperture, ingressi, plexiglass

Semaforo verde al pubblico per il belvedere Byron, Secci, la specola di Pio VI e – oltre ai già citati sentieri 2, 3 – i percorsi 5,6. Capitolo ingressi: 10 persone alla volta per la biglietteria denominata ‘Casa Montesi’, 30 per quella al livello inferiore. In entrambi i casi saranno posizionati dei divisori in plexiglass. A ciò si aggiunge l’installazione di erogatori caricati con gel sanificante (anche all’interno dei bagni ovviamente). Per quel che concerne la sanificazione ci sarà l’affidamento di un appalto.

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Mascherine e termoscanner

Il Comune ha impegnato 6.000 euro per la fornitura di 1.000 mascherine da mettere a disposizione degli utenti nel caso ne fossero sprovvisti. L’ultima misura riguarda i lettori per la temperatura corporea; «Si prediligerà – viene specificato nel disciplinare – l’acquisto online secondo le modalità sopra descritte attraverso regole operative definite dall’appaltatore (Vivaticket, ndr) del servizio». Il documento potrà essere modificato in seguito al possibili mutamento del quadro normativo nazionale, regionale e locale.

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C’è molto da sistemare

C’è una certezza, di lavoro da fare non ne manca. Basta farsi un giro nell’area inferiore del sito turistico (piazzale Vasi) per comprendere che c’è necessità di muoversi: cartelli rotti o a terra, sporcizia legata a deiezioni di volatili e alcuni tratti non esattamente pronti per una riapertura a stretto giro. In tutto ciò l’obiettivo è provare a riaprire per l’ultimo weekend di maggio. E c’è chi fa notare come il parcheggio sia a pagamento nonostante la chiusura del parco.

L’area camper e il disastro rifiuti

Nel pomeriggio arriva l’amaro commento del vicesindaco – nonché assessore al turismo – Andrea Giuli, con pubblicazione di diversi scatti: «Queste sono le foto scattate venerdì dagli addetti Asm all’isola ecologica dell’area camper del belvedere inferiore della cascata e del sentiero 5 al Belvedere superiore. Sono il prima e il dopo passaggio Asm. Solo ieri. E da domenica ricomincia il turno domenicale di raccolta e pulizia rifiuti. Il parco cascata (sopra, sotto e in mezzo) è stato nei giorni scorsi oggetto di una prima manutenzione. E a giorni riprenderà un secondo taglio. Il parco Campacci, come tutti sanno bene perché è pieno da giorni, è stato riaperto 5 giorni fa. Per il resto ci stiamo attrezzando tra mille difficoltà e incognite. Io credo sia il caso, almeno in questi momenti, di remare dalla stessa parte. Come si dice? Per il bene comune no…».

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