Covid, scuole medie: il Tar respinge richiesta stop ordinanza

Umbria – Niente sospensiva dell’atto di Tesei che ha disposto la didattica a distanza per II° e III° media: «Non si ravvisano i presupposti di estrema gravità ed urgenza»

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di S.F.

Il presidente del Tar Umbria Raffaele Potenza dice ‘no’ all’istanza presentata per chiedere la sospensiva d’urgenza dell’ordinanza – firmata dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei lo scorso 27 novembre – che ha disposto la didattica a distanza per le scuole secondarie di primo grado, fatta eccezione per gli alunni delle I° medie. Mercoledì mattina il decreto cautelare monocratico che blocca il tentativo: la trattazione collegiale è stata fissata per il 12 gennaio.

L’ORDINANZA CONTESTATA: DAD PER SCUOLE MEDIE TRANNE LE PRIME

La motivazione: «Grave pregiudizio educativo»

Nell’istanza – i legali coinvolti dai genitori sono Marco Sforzi, Maria Virgilio, Alessandro Formica, Maurizio Di Masi, Laura Dal Pra e Antonella Mirabile – si lamenta un «danno per gli allievi minorenni» perché il provvedimento arrecherebbe «un grave e – purtroppo – irreversibile pregiudizio educativo e formativo degli studenti medi che già lo scorso anno avevano subito la chiusura della scuola, incidendo anche sulla salute psicofisica degli studenti». La Regione non si è costituita in giudizio.

LA LETTERA A TESEI PER SCUOLE MEDIE E SUPERIORI: «REVOCHI ORDINANZE»

Raffaele Potenza (foto Villa Umbra)

Il Tar: «No presupposti di estrema gravità ed urgenza richiesti»

Il Tar spiega tuttavia che lo svolgimento della DaD è stato disposto dal 30 novembre al 6 dicembre – per ora -, «sette giorni dei quali tre già trascorsi, la cui durata difficilmente sembra potere procurare i gravissimi effetti paventati». L’ordinanza inoltre – si legge nel provvedimento – «si fa inoltre carico di consentire per particolari fattispecie didattiche, l’attività in presenza, al fine di favorire l’inclusione scolastica ed i bisogni educativi speciali di particolari categorie di allievi». In definitiva nel bilanciamento degli interessi contrapposti «appare prevalente quello, di natura ampiamente urgente ed eccezionale, di assicurare, con ogni misura prevista dalla normativa applicata, gli obiettivi richiamati dalla motivazione dell’ordinanza. Non si ravvisano i presupposti di estrema gravità ed urgenza richiesti». Se ne riparlerà – nel contempo ci saranno ulteriori ordinanze ed è tutt’altro da escludere che il ritorno in classe degli alunni di II° e III° medie possa avvenire a stretto giro – il 12 gennaio, sempre a livello di giudizio cautelare.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

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