«Da sette anni senza contratto, in prima linea con il Covid»

Terni – Protesta dei lavoratori di pulizie e servizi integrati della sanità. «Lavoro aumenta ed è rischioso»

Condividi questo articolo su

Condividi questo articolo su

Doppio presidio sotto la sede della prefettura di Terni, venerdì mattina: una nuova mobilitazione dei comparti della sanità di Cgil, Cisl e Uil ha affiancato la protesta dei lavoratori del settore multiservizi, in sciopero a livello nazionale – oltre 600 mila gli operatori coinvolti in tutta Italia – in quanto da sette anni e mezzo senza rinnovo del contratto nazionale. Lavoratori impegnati come ausiliari e addetti alle pulizie, non solo delle strutture sanitarie ma anche delle ambulanze, dunque in questa delicata fase di emergenza spesso a stretto contatto con malati Covid (almeno sei i contagiati nel comparto nel ternano). Sul fronte dei lavoratori diretti della sanità, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sono invece tornati a chiedere un piano straordinario per il potenziamento degli organici delle aziende sanitarie umbre, nell’ambito di una riorganizzazione della rete ospedaliera, con particolare attenzione all’integrazione tra azienda ospedaliera e azienda territoriale. Inoltre vengono sollecitati la riorganizzazione e il potenziamento dei servizi territoriali (Usca, medici di medicina generale, Covid hotel e pediatri) e la garanzia di fornitura e approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale. Infine viene chiesta la sorveglianza sanitaria degli operatori in modo costante tramite tamponi.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli