Disabili e malati gravi: ecco come funziona la vaccinazione antiCovid

Si parte ai primi di aprile. Il piano umbro procede per fasi e categorie. Intanto anticipate le vaccinazioni per gli ultra 80enni

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Mentre si attende lo sblocco di Astrazeneca e mentre tra le varie corporazioni c’è la corsa a farsi vaccinare, c’è una fetta di popolazione ancora esclusa. Quella dei soggetti più fragili. In redazione arrivano tante richieste di informazione da disabili e malati gravi: «E a noi quando toccherà?».

Il piano vaccinale per i soggetti deboli

Stando alle ipotesi che circolano, con un calendario continuamente ‘aggiustato’ sulla base della disponibilità delle fiale e dei ritardi di consegna, si dovrebbe cominciare nei primissimi giorni di aprile. Dal comparto sanità della Regione, a precisa domanda, hanno risposto che si seguono le linee guida del ministero. Il piano nazionale del commissario per l’emergenza Covid ha stabilito le quattro fasi di sviluppo per la vaccinazione dell’intera popolazione.

LE LINEE GUIDA DEL MINISTERO

Le categorie interessate

La fase 1 è iniziata con gli ultra 80enni, gli operatori sanitari e gli anziani delle RSA e in Umbria si prevede di concludere la vaccinazione di queste categorie prioritarie entro il mese di marzo. Immediatamente dopo sarà il turno di tutti i soggetti vulnerabili ed estremamente vulnerabili, con patologie e disabilità, appartenenti alle sottocategorie 1 e 4: le persone «estremamente vulnerabili» (intese come affette da condizioni che per danno d’organo preesistente, o in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS- CoV-2, che hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19) e le persone con aumentato rischio clinico se infettate da SARS-CoV-2; a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età.

Prenotazioni

In tempi brevi verranno fornite le informazioni sull’avvio delle prenotazioni per i soggetti della categoria 1. I soggetti appartenenti alla categoria 4 verranno inseriti nella pianificazione delle prenotazioni seguendo l’ordine individuato nel documento ministeriale, ovvero dopo le categorie 2 e 3. Per tutte le categorie citate si procederà con il vaccino Pfizer.

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LA CONFERENZA STAMPA SETTIMANALE

Vaccini, l’Umbria supera quota 100 mila somministrazioni

«Da ieri (mercoledì, ndR) abbiamo superato i 100 mila vaccinati (101.487 somministrazioni) in Umbria. I cittadini che hanno ricevuto la prima dose sono 73.925 con un incremento del 55% dal 1° marzo.  Sempre con la prima dose, dal 1° marzo sono stati vaccinati 24.659 cittadini ultra 80enni (+64% dal 1° marzo), 14.518 soggetti rientranti nel personale della scuola e università (+89%) mentre 3.252 sono stati i vaccinati nelle forze dell’ordine (92%)». Ad fornire i numeri – giovedì mattina nel corso della consueta conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza in Umbria – è stato il commissario Covid, Massimo D’Angelo: «Ciò si deve ad un incremento sostanziale delle vaccinazioni dallo scorso 1° marzo. Con i medici di assistenza primaria – ha aggiunto D’Angelo – è in corso di definizione l’accordo per i soggetti rientranti nella fascia di età 70-79 anni prevista dal piano vaccinale nazionale. Arriveranno poi nuovi punti sui territori. Lo stop ad Astrazeneca non ci ha fermati ed, anzi, abbiamo consentito agli ultra 80enni di anticipare da maggio ad aprile la propria vaccinazione, inviando 8.700 sms: ad oggi si sono riprogrammate 3.500 persone per il mese di aprile. I soggetti più vulnerabili, identificati nominalmente da un team di esperti, inizieranno ad essere vaccinati dai primi giorni di aprile. Su Astrazeneca attendiamo ad ore il riscontro di Ema che, se consentirà di ripartire sin da venerdì con le somministrazioni, ci porterà a riprenotare dalla prossima settimana le 1.600 persone che non avevano aderito all’intervento vaccinale». Per chi dovesse attendere all’esterno dei punti vaccinali, nel caso in cui qualcuno non si presenti, D’Angelo ha spiegato che «ci sono liste specifiche che stabiliscono le priorità. Qualora i soggetti non siano presenti, è previsto che vengano avvisate varie categorie che possono accedere al vaccino. Non avere a disposizione delle liste, ovvero consentire attese ‘casuali’ fuori dai punti, può favorire quegli assembramenti che vogliamo proprio evitare».

Reazioni avverse ad Astrazeneca

Le circa 110 ‘reazioni avverse’ riscontrate in Umbria a chi ha ricevuto il vaccino Astrazeneca – ad oggi 22.263 dosi somministrate – vengono ritenute «assolutamente comuni: dolore al braccio, orticaria, febbre. Finora non c’è stato alcun episodio serio o grave» ha chiarito Massimo D’Angelo. I vari casi sono stati valutati dai medici di base «e le ospedalizzazioni non sono ascrivibili ad un presunto rapporto causa/effetto con i vaccini. Una persona è andata in ospedale per la febbre ma non era una condizione eclatante. C’era più che altro la preoccupazione di essere affetto da Covid».

Positivi dopo la vaccinazione: quanti sono

«Al 17 marzo abbiamo avuto 330 soggetti positivi al Covid-19 dopo la prima dose del vaccino – ha aggiunto il commissario regionale Covid – e 177 positivi dopo la seconda. Sono in corso tutti i sequenziamenti, di cui non ci sono ancora i risultati, per valutare l’efficacia del vaccino ma anche la prevalenza di varianti sul nostro territorio. Rispetto alla settimana scorsa ci sono altri 47 soggetti positivizzati dopo la prima dose e 20 dopo la seconda dose».

Anticipate vaccinazioni per ultraottantenni (e accompagnatori)

Con lo stop forzato di AstraZeneca e in attesa dello sblocco da parte dell’Ema (che dovrebbe arrivare nella giornata di giovedì), la Regione Umbria ha deciso di anticipare le vaccinazioni con le dosi Pfizer per gli ultraottantenni. Da martedì per i primi 9 mila over 80 fissati a maggio è stato possibile anticipare le date delle vaccinazioni scegliendo i punti di somministrazione su base regionale e non solo quelli in prossimità della residenza: vuol dire accorciare i tempi di due mesi. Il piano dovrebbe riguardare anche gli accompagnatori: familiari, badanti e caregiver.

Inseriti anche operatori imprese funebri

Dopo l’inserimento da parte della Regione Umbria, Aif Umbria Confcommercio raccoglierà le adesioni alla campagna vaccinale degli operatori delle imprese funebri e provvederà al caricamento dell’elenco degli operatori eleggibili per la vaccinazione che sarà trasmesso alla Regione. La Regione ha precisato che la vaccinazione di questa categoria di lavoratori avverrà mediante somministrazione di vaccino Astrazeneca, utilizzabile anche per i soggetti con età superiore ai 65 anni, come previsto dalla circolare ministeriale 8811 dell’8 marzo 2021.

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