Dissesto Comune Terni «Imprese a rischio»

L’allarme di Confcooperative Umbria: «Rischia di dare colpo di grazia a quelle che operano in appalto o in convenzione. Loro crediti seriamente a rischio»

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«Il dissesto economico del Comune di Terni rischia di dare il colpo di grazia alle molte imprese, già in precario equilibrio finanziario, che con l’ente comunale operano in appalto o in convenzione e che vedono i loro crediti seriamente a rischio». A lanciare l’allarme sull’attuale scenario ternano è Confcooperative Umbria che, nella voce del presidente Andrea Fora, parla di «un problema grave e contingente legato al sicuro blocco dei pagamenti da parte del Comune verso le cooperative appaltatarie, aggravando sensibilmente una situazione che già presentava pesantissimi ritardi, che nel sociale raggiungevano anche i 24 mesi».

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Andrea Fora

La crisi Confcooperative Umbria, in premessa, specifica che nel territorio provinciale di Terni associa cento cooperative capaci di dae lavoro a 1500 addetti. Ad andare più in profondità ci pensa Luca Raggi, vicepresidente Confcooperative Umbria nonché coordinatore provinciale: «La crisi del Comune si aggiunge a quella dell’intera provincia di Terni. I dati che ci sono stati evidenziati in una recente riunione in Camera di Commercio dal Presidente Flamini parlano chiarissimo: 50% di disoccupazione giovanile e un saldo negativo di 1.300 imprese – il 10% circa – nel periodo della crisi: stiamo perdendo un’intera generazione e scivolando inesorabilmente verso il sud». Lorenzo Mariani, segretario regionale, auspica «soluzioni celeri» e individua anche alcuni punti «sui quali incentrare il rilancio di Terni e della provincia tutta, a partire dalle eccellenze e dalle bellezze di un territorio meraviglioso e mai adeguatamente valorizzato anche in chiave regionale, dal rilancio della vocazione industriale in chiave green, da un welfare più sostenibile e moderno con una adeguato supporto della finanza pubblica e privata».

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«Non piangersi addosso» In chiusura è Fora tenta la via del rilancio: «Non credo che la sola politica possa dare risposte e non ritengo che la politica sia l’unica artefice di questa situazione: tutti dobbiamo sentirci coinvolti e tutti dobbiamo metterci in gioco facendo la propria parte. La cooperazione lo farà. Convocheremo in settimana un tavolo dell’alleanza delle cooperative con i dirigenti territoriali delle tre Centrali Cooperative e con un obiettivo chiaro che non può essere quello di piangerci addosso. L’intento sarà quello di innescare un cambio di paradigma. Mi sforzo – conclude – sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno e dico che grazie anche a questa crisi istituzionale del Comune di Terni, che lascia aperte cicatrici dolorose che dovranno essere subito curate, il momento è più che mai opportuno per generare ed accelerare su nuove proposte e nuove visioni».

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