FdI’ reclama’, la Tesei acconsente e riflette: sanità la prima casella del risiko-rimpasto

Il partito della Meloni punta a due posizioni nell’esecutivo di palazzo Donini. Ma non sarà facile. Intanto ‘movimenti’ anche in consiglio

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L’assessore regionale alla salute Luca Coletto in attesa di un incarico nazionale – più tecnico che politico – in ambito sanitario. Questo l’assist che potrebbe consentire alla presidente della Regione Donatella Tesei, dettasi da subito disponibile, di risolvere per buona parte l’annoso rebus-rimpasto, dopo la netta affermazione in Umbria di Fratelli d’Italia alle elezioni politiche – e il relativamente modesto risultato della Lega – che ha dato definitivamente linfa alle legittime ambizioni del partito della Meloni in Umbria, ancora formalmente fuori dall’esecutivo regionale. Per quella casella, uno dei nomi papabili – se dovesse, come sembra, saltare la sua elezione in parlamento dopo le candidature in Campania e in Umbria – è quello della consigliera regionale Eleonora Pace, narnese, presidente della terza commissione consiliare. Un nome ‘caldo’, quello della Pace, anche per la presidenza del consiglio regionale dell’Umbria se l’assessorato alla sanitò dovesse finire ad un’altra figura di FdI, ad esempio indicata direttamente da Roma. L’attuale presidente dell’assemblea, Marco Squarta (FdI), passerà infatti in parlamento dopo l’elezione della collega di partito Chiara La Porta, candidata sia in Toscana (è di Prato) che in Umbria ma ‘costretta’ dal Rosatellum ad essere eletta nel collegio del suo territorio di origine. Il secondo nome di FdI in rampa di lancio è quello della perugina Michela Sciurpa, amministratore unico di Sviluppumbria, che entrerà in consiglio regionale ma su cui il partito intende puntare, in Umbria, per ottenere un secondo assessorato: il profilo è ‘tagliato’ per prendere il posto di un fedelissimo della Tesei come Michele Fioroni (sviluppo economico). Ma in questo caso il rimpasto avrebbe il sapore di una ‘rivoluzione’ e il punto di caduta attualmente più probabile sembra quello dell’ingresso di FdI in giunta con un assessorato pesante, il più pesante: la sanità. Il resto, per tenere insieme la coalizione, è costituito da aspetti di minore impatto – quantomeno mediatico – come una parziale redistribuzione delle deleghe, la ‘casella’ Sviluppumbria che dovrà comunque essere riempita, presidenze di commissione. Ma attenzione: la truppa dei consiglieri regionali ‘meloniani’ potrebbe presto incrementare, togliendo qualcosa ad una Lega ancora scossa dal risultato elettorale e che dovrà capire quale sarà il suo ruolo politico nell’Umbria – intesa anche come territori – che verrà. Un tema su cui, ad esempio, Forza Italia ha le idee chiare da tempo e, pur rappresentanto la ‘gamba’ più piccola della triade, sembra godere in questa fase di buona salute politica.

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