Giornata in Umbria per il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, che giovedì mattina ha fatto visita al centro vaccinale di Cascia e poi a quello di Norcia, strutture allestite dall’Esercito per la vaccinazione di massa delle aree del sisma. Un’occasione per fare il punto della campagna vaccinale, non solo umbra. Tra i temi trattati anche quello della possibilità di una terza dose.
Le prospettive
Il generale ha spiegato che con il ministero della salute sono state già programmate «delle opzioni di acquisto» delle dosi necessarie, ma «dovrà essere la scienza – ha aggiunto – a dire se e dopo quanto tempo deve essere inoculato il richiamo». La macchina operativa si sta dunque attrezzando, saranno probabilmente i medici di medicina generale, le farmacie e gli ospedali – questa la nuova «filosofia» – ad occuparsi della terza campagna, con i grandi hub che verranno invece via via smantellati. Quanto alla quota di somministrazioni, a luglio verrà mantenuta quella delle 500 mila dosi di vaccini al giorno, come a giugno. Nello specifico ci saranno a disposizione 2 milioni e 600 mila dosi di Astrazeneca per gli over 60 e 14 milioni e 600 mila dosi di vaccini Rna. L’obiettivo è di vaccinare l’80% della popolazione vaccinabile entro fine settembre.
Seconde dosi al via nell’area sismica
Circa la campagna vaccinale nei comuni del cratere sismico, la somministrazione della prima dose si concluderà venerdì e dal 6 luglio i militari daranno avvio alla inoculazione delle seconde dosi. Si ricomincerà dai comuni più piccoli della Valnerina, per concludere a fine luglio con le somministrazioni a Cascia e Norcia.