Fiorini: «Acceleratore che non funziona? Fare chiarezza». L’ospedale risponde

Terni – Il consigliere comunale annuncia un accesso agli atti e un’interrogazione al sindaco. La replica del ‘Santa Maria’

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Il consigliere comunale ternano Emanuele Fiorini di nuovo in ‘pressing’ sul tema della sanità. L’ultimo passo è un accesso agli atti presso l’azienza ospedaliera di Terni, in merito ad una vicenda che riguarda «un’apparecchiatura ad alta tecnologia per la cura dei pazienti oncologici – spiega – che risulterebbe acquistata da due anni, ma mai utilizzata. Nello specifico – aggiunge Fiorini – si tratta di un acceleratore lineare che viene utilizzato per la radioterapia e che, posto ad una certa distanza dal corpo, focalizza un fascio di radiazioni su una precisa area impedendo alle cellule tumorali di crescere e riprodursi».

«Interrogazione al sindaco»

«Se accertata – osserva il consigliere comunale – la situazione sarebbe di estrema gravità, in quanto per i malati oncologici sarebbe stata limitata la possibilità di curarsi. Essendo poi state investite risorse pubbliche per l’acquisto di tale apparecchiatura, potrebbe ravvisarsi anche un’ipotesi di danno erariale. Annuncio fin da subito – conclude Fiorini – che presenterò anche un’interrogazione in merito al sindaco Leonardo Latini, essendo lo stesso responsabile della salute dei cittadini».

L’azienda ospedaliera risponde

«La radioterapia oncologica dell’azienda ospedaliera – è la replica dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ ai dubbi di Fiorini – al momento è dotata di due acceleratori lineari perfettamente funzionanti che garantiscono l’erogazione di trattamenti oncologici radioterapici ad alta specialità e che costituiscono pertanto un punto di attrazione oltre che per i pazienti della provincia anche per i pazienti extraregionali. L’azienda inoltre ha previsto un ulteriore potenziamento della struttura con l’acquisto di una terza apparecchiatura,  la cui aggiudicazione è avvenuta a dicembre 2021 e, dopo le verifiche amministrative, il 31 marzo scorso è stato stipulato il contratto con la ditta. A seguire sono stati fatti i sopralluoghi e rilievi propedeutici per dare avvio alla redazione della progettazione esecutiva. L’inizio dei lavori è previsto per il prossimo mese e garantiranno l’entrata in funzione del suddetto apparecchio di ultimissima generazione già per la fine di questo anno solare. Solo quando ci sarà il collaudo finale l’azienda potrà procedere con i pagamenti contrattualmente previsti. La dotazione quindi di tre acceleratori lineari consentirà alla struttura di radioterapia oncologica di confermare ed incrementare i risultati fino ad ora raggiunti».

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