Fioritura Castelluccio, agricoltori infuriati

Norcia, il sindaco Alemanno: «Da sabato prossimo agricoltori possono tornare», ma per arrivare da Norcia il percorso è lungo 90 chilometri. «Solo annunci e propaganda»

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Norcia, Cittareale, la via Salaria che viene da Roma e poi Arquata del Tronto e, infine, Castelluccio. Ci vogliono almeno cinque ore per fare i 180 chilometri di strada, l’unica percorribile, che separano Norcia da Castelluccio.

La strada prima del sisma

L’annuncio Una strada che i tanti agricoltori del piccolo borgo distrutto dal sisma conoscono e battono da mesi ma che oggi ‘suona’ come una scoperta per il sindaco di Norcia Nicola Alemanno. «Da sabato prossimo tutti gli agricoltori potranno finalmente raggiungere Castelluccio di Norcia con i mezzi tecnici adeguati per poter procedere alla semina dei campi di lenticchia» è l’annuncio del primo cittadino. Dopo le polemiche infinite sulla strada d’accesso a Castelluccio e la fioritura a rischio per l’estate 2017 sembra che, all’improvviso, si sia trovata una soluzione. «Insieme alla Regione Umbria – prosegue Alemanno- abbiamo mantenuto la promessa di trovare una soluzione entro la metà di marzo. Quanto prima saranno allestiti dei ‘tunnel’ vincolati a new jersey, per il ricovero dei mezzi e delle sementi. Inoltre, per coloro che lo vorranno, sarà messa a disposizione una struttura ricettiva dove poter pernottare».

Un tratto della strada

180 chilometri «Fa sorridere – racconta Vincenzo Perla, uno degli agricoltori di Castelluccio – che oggi il sindaco annunci che ha risolto i nostri problemi e che la fioritura sarà sicura. Io 180 chilometri al giorno, andata e ritorno, li faccio dallo scorso 30 ottobre. Quella è l’unica strada percorribile e la conoscono tutti. E’ una scelta obbligata, non si può fare diversamente perché in questi sette mesi sono stati senza fare niente. Non possiamo neanche fermarci a Castelluccio perché non c’è energia elettrica, non c’è acqua». Come lui, sono tanti gli agricoltori infuriati per quella che sembra l’ennesima decisione presa dall’amministrazione in completa autonomia.

Fioritura Se da un lato si vuole evitare di perdere l’appuntamento con la meravigliosa fioritura d’estate, dall’altro però non ci sono ancora le condizioni per poter riaprire alla viabilità la vecchia strada provinciale SP477. Venti chilometri circa che collegano Castelluccio a Norcia e che sono stati messi fuori uso già dopo la scossa dello scorso 24 agosto per caduta massi e danneggiamenti al manto stradale. Per sistemare l’intero tratto servono circa 4 milioni e mezzo di euro e a breve, dicono dalla Provincia, riprenderanno i lavori.

Il centro storico di Castelluccio

Gli agricoltori Ma intanto tra le mille difficoltà di un inverno che ha portato anche abbondanti nevicate, l’accusa degli agricoltori è che all’amministrazione interessa solo che ci sia la fioritura e che i turisti possano apprezzarne l’unicità e la bellezza, mentre per dare sostegno alle imprese in difficoltà si è fatto veramente poco. «Servono rimesse per gli attrezzi dato che la strada più veloce ancora non è stata riaperta. Ci hanno sempre detto che avrebbero mantenuto la promessa e ci avrebbero portato su anche con gli elicotteri. Ma poi qui, a fare questo giro lunghissimo con i trattori ci siamo solo noi e dobbiamo ringraziare solo l’amministrazione di Arquata che ci ha sempre rilasciato i permessi per passare. Non avremmo messo a rischio la semina per nessuno motivo al mondo, l’avremmo fatta lo stesso anche se il sindaco non avesse fatto questa ‘scoperta dell’acqua calda’». I tempi, poi, non sono ancora maturi. «Faremo la semina ma non sabato, come dicono loro. C’è ancora la neve, è presto» conclude Perla. 

Ripartenza Eppure, per la presidente della Regione Catiuscia Marini, questo è il simbolo della rinascita. «Tra i simboli della ripartenza dopo il terremoto, la semina della lenticchia è la più emblematica: è il seme che torna a generare uno dei prodotti più preziosi di questo territorio», dice la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. «Un significato – continua Marini – che, quest’anno come non mai, va al di là del lavoro stesso e del suo valore economico, segnando e imprimendo slancio alla rinascita di Castelluccio in tutti i suoi aspetti. Con il ripristino della viabilità che man mano renderà più fruibile la strada – sottolinea la presidente – si potrà tornare ad ammirare la tavolozza dei colori della Piana. Con il progetto #rinascitacastelluccio, promosso da Regione Umbria, ministero delle Politiche agricole e Perugina – conclude Marini – rafforzeremo il nostro impegno per la ripresa e il futuro delle attività agricole e agroalimentari».

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