di S.F.
Le buste ‘virtuali’ contenenti le tre offerte – tutte ammesse, proprio martedì è stata designata la commissione specifica per la valutazione composta da Renato Pierdonati, Carlo Fioretti e Stefano Marinozzi – per la sesta fase del recupero della fontana di piazza Tacito sono state aperte di recente e in corso d’opera c’è l’iter per stabilire chi dovrà occuparsi dei mosaici. Tuttavia non c’è solo da pensare al rifacimento della superficie musiva ed in tal senso la giunta comunale è pronta ad approvare – riunione fissata per mercoledì – la delibera legata alla variazione di bilancio per l’impianto idraulico ed elettrico.
LE TRE AZIENDE CHE HANNO PRESENTATO L’OFFERTA PER LA 6° FASE
Servizi per 212 mila e 700 euro
Non è una novità – lo stesso assessore ai lavori pubblici, Enrico Melasecche, ne aveva parlato ad agosto lanciando l’operazione ‘apertura 2020’ – che ad entrare in azione per la quarta e la quinta fase del recupero della fontana sarà l’Asm: i progetti sono stati ultimati e resta solo da concretizzarli con l’apertura a stretto giro del cantiere. Ora emerge la cifra esatta della sponsorizzazione in servizi che la ‘partecipata’ metterà a disposizione per realizzare gli interventi: si tratta di 212 mila 700 euro. Il Comune deve procedere con la variazione di bilancio e già mercoledì mattina è previsto il semaforo verde in giunta, poi il passaggio in commissione consiliare e l’approvazione del consiglio comunale. Si tratta della ‘solita’ operazione di contabilizzazione – decine le variazioni di bilancio deliberate da palazzo Spada – per poter procedere.
«FONTANA PRONTA PER LA PRIMAVERA DEL 2020»
Di cosa si tratta: sistema pompe e illuminazione
La quarta fase – come si legge nel documento approvato dalla giunta Di Girolamo il 26 giugno 2013, ebbene sì, sono trascorsi quasi sei anni – consiste nella « redazione di un nuovo progetto idraulico; per questo è necessario eseguire delle accurate indagini per verificare l’efficacia delle tubazioni che corrono intorno al catino della fontana. Inoltre dovrà essere fornita e posa in opera un sistema di ricircolo delle acque che comprenda addolcitore, depuratore di acqua con sistema UV e filtraggio, centralina automatica per regolazione tempi di accensione. Il sistema delle pompe non è più funzionante: una non lo è da molti anni (originale) e l’altra è stata spenta perché non è economicamente sostenibile una riparazione (siamo al 2013). Necessario dunque alla sostituzione con elettropompe ad asse orizzontale con portata di 500 l/s ciascuna». La quinta fase riguarda la riqualificazione estetica e la messa a norma degli impianti illuminotecnici con soluzione a risparmio energetico».