Fontana piazza Tacito, Carla Tomasi pronta

Mercoledì mattina il passo decisivo per l’assegnazione dell’appalto: battute la Coo.Be.C di Spoleto e la Cricchi s.r.l., c’è la graduatoria

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di S.F.

La graduatoria finale: decisivo il ribasso al 30%

Check dell’offerta economica e giochi chiusi ad oltre due mesi dallo svelamento delle buste. L’esecuzione dello stacco della superficie musiva e il rifacimento dei mosaici in base ai cartoni originali di Corrado Cagli – salvo sorprese legate alla valutazione di anomalia,  – è in mano alla Carla Tomasi s.r.l., una delle tre società in lizza – le altre erano la Cricchi s.r.l. di Rieti e la Coo.Be.C di Spoleto – per la sesta fase del recupero della fontana di piazza Tacito a Terni: mercoledì mattina al ‘Pentagono’ il decisivo passo per l’assegnazione dell’appalto da 865 mila 662 euro.

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La graduatoria finale, decisivo il ribasso

La società romana di via Silvia D’Amico – rappresentata sul posto da Barbara Babbini – ha concluso in vetta alla graduatoria (punteggio tecnico ed economico, oltre a quello legato agli oneri per la sicurezza): 97,750 contro gli 89,796 della ditta spoletina e i 40,770 della Cricchi. Decisivo il ribasso offerto dalla Carla Tomasi (mandataria della Rete temporanea d’impresa completata da Anna Borzomati e Paolo Pastorello), il 30.69% contro il 18.14% della Coo.Be.C  (in loco Mirco Balducci) che, invece, era in vantaggio pre conteggio dell’offerta economica con 69,870 punti (due e mezzo in più rispetto alla concorrenza per via della busta tecnica).

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Le tempistiche

Da ricordare che nel disciplinare di gara è indicato il numero di giorni naturali e consecutivi per ultimare il lavoro: 300, a partire del verbale di consegna lavori all’aggiudicataria. Passaggio che avverrà nei primi giorni di maggio, come annunciato da Enrico Melasecche. L’obiettivo resta l’inaugurazione del restyling entro il 2020. Dovesse andare tutto liscio, per la Carla Tomasi si tratterebbe del primo lavoro su Terni. «Ringraziamo tutti gli sponsor – specifica l’assessore – che verranno ricordati per sempre nella targa che metteremo. Grazie alla Fondazione Carit per tutti i mosaici. Grazie all’Asm per il progetto esecutivo e la realizzazione degli impianti idrico ed elettrico; grazie al Sii – era stato sollecitato in commissione, ndr – per l’impianto inox di depurazione dell’acqua; grazie all’Ast per tutte le tubazioni speciali inox». C’è tuttavia qualche fondo ancora da trovare per far quadrare i conti: chiesto l’aiuto – in forma pubblica – a Pac2000 per un contributo di 170 mila euro.

IL DUBBIO SUL CASTELLO DELLA FONTANA

L’offerta della Carla Tomasi

Il ribasso del 30.69% ha fissato il valore a quota 599 mila 990 euro (sopra i 700 mila sia la Coo.Be.C che la Cricchi). La società romana ha dichiarato 400 mila euro per quel che concerne i costi della manodopera (50 mila in meno della concorrente umbra), mentre quelli per la sicurezza inerenti i rischi specifici ammontano a 8 mila 500 (7 mila 500 per il gruppo spoletino). Non resta che attendere l’apertura del cantiere.

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