Fontana Tacito: «Asm e Ast ok, male il Sii»

Terni, sponsorizzazione da 212 mila euro dell’Asm ok in commissione, ma Melasecche attacca il Servizio idrico integrato: «Castello e depurazione, non rispondono»

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di S.F.

La riunione della III° commissione era per presentare la sponsorizzazione dell’Asm da 212 mila 700 euro deliberata in giunta il 30 gennaio e che riguarda il nuovo progetto idraulico – ricircolo acque, depuratore, filtraggio, regolazione tempi accensione, sistema elettropompe – la messa a norma degli impianti illuminotecnici e la riqualifcazione estetica. Vale a dire la 4° e la 5° fase del processo di restauro della fontana di piazza Tacito a Terni. Così è stato, ma l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche ne ha approfittato anche per dare la ‘sveglia’ a qualcuno: il Servizio idrico integrato, colpevole di non rispondere alle sollecitazioni dell’amministrazione comunale.

LA SPONSORIZZAZIONE DELL’ASM PER LA 4° E 5° FASE DEL RESTAURO: DI COSA SI TRATTA NEL DETTAGLIO

I tasselli, il percorso d’ingresso e l’Ast

Al vaglio della III° commissione – alla fine ci saranno quattro voti a favore e due astenuti – la variazione di bilancio necessaria per chiudere il cerchio sulla sponsorizzazione dell’Asm. E fin qui ci siamo. Melasecche ha fatto il punto della situazione in tal senso, allargando il discorso anche l’Acciai Speciali Terni «Stiamo procedendo, c’è ancora qualche tassello da portare a conclusione. Questo finanziamento è stato deliberato dall’Asm il 22 novembre scorso e copre la progettazione degli impianti idraulici ed elettrici, oltre al nuovo percorso di ingresso: quest’ultimo è da approvare, ma lo stanno studiando loro. L’Ast ha confermato che forniranno le tubazioni speciali in acciaio inox». Fin qui le note positive. Qualcosa tuttavia non sta andando – almeno nelle tempistiche – nel verso giusto.

LA SESTA FASE, LA PIÙ DELICATA: I TRE IN LIZZA, IN ARRIVO L’AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI

Attacco al Sii per la depurazione: «Attendiamo da mesi»

Capitolo depurazione e castello, qui la situazione è diversa e stando alle parole di Melasecche. L’assessore attacca: «Resta un punto d’interrogativo, la riqualificazione dell’intero castello della fontana. Le colonne sono tubazioni a sezione rettangolare che, come accertanto di recente, sono quasi completamente intasate di calcare. Dobbiamo quindi provvedere a reperire uno sponsor su questa fase, ogni colonna verrà segata e ricostituita: attendiamo – ha sottolineato – da vari mesi che il Sii ci finanzi l’impianto di depurazione dell’acqua, fondamentale per evitare problemi. Ci sono stati tanti contatti e anche il sindaco Leonardo Latini ci ha parlato: trascorre tempo e di risposte non ce ne sono. Credo che l’amministratore lo metteremo a breve un po’ alle corde, non possiamo attendere. Il Sii in quindici anni ha tratto vantaggi non lievi dalla gestione del servizio dell’acqua e delle fognature. Ritengo – ha concluso – che debbano contribuire a dar un segnale importante alla città, di vicinanza e interesse per il futuro. Attenderemo qualche altro giorno e prenderemo decisioni». L’input per Tiziana Buonfiglio è lanciato. Capitolo sesta fase, il restauro dei mosaici: l’aggiudicazione – salvo sorprese – ci sarà nella prossima settimana, commissione al lavoro per le valutazioni finali. Nella roadmap tracciata nell’estate 2018 l’amministrazione ha già pubblicamento evidenziato che l’iter di restauro sarà completato entro la primavera del 2020: c’è un problema, in quella circostanza fu specificata «l’apertura del cantiere entro gennaio/febbraio 2019». Siamo già in ritardo.

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