Tragedia in Umbria: artista dei cieli perde la vita a 20 anni
La tragedia risale al pomeriggio dell’11 luglio 2022, quando il 20enne Giacomo Di Napoli, talento del volo nazionale originario di Agliana (Pistoia), si stava allenando a bordo di un aliante nella zona dell’aviosuperficie di Torre Alfina, a Castel Viscardo (Terni). Il giovane, compiendo una delle figure del programma acrobatico, era però precipitato al suolo, morendo sul colpo in ragione dei gravissimi traumi riportati.
Le indagini successive la tragedia, coordinate dalla procura della Repubblica di Terni, hanno visto indagate tre persone, le stesse che mercoledì il gip di Terni, Chiara Mastracchio, ha rinviato a giudizio. La prima udienza si terrà il prossimo 13 gennaio di fronte al tribunale di Terni in composizione monocratica (giudice Francesca Scribano).
In particolare a due dei tre indagati, il presidente dell’Aeroclub di Castel Viscardo (difeso dall’avvocato Anna De Cesare del foro di Viterbo) e il responsabile del centro acrobazia in alianti presso lo stesso Aero Club (difeso dall’avvocato Pier Paolo Grazini del foro di Viterbo) nonché proprietario dell’aliante precipitato al suolo, è stata contestata l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Secondo l’accusa, nel giugno del 2019 avrebbero ammesso Giacomo Di Napoli al corso di addestramento per il volo acrobatico senza che possedesse i requisiti richiesti, rilasciando poi un’abilitazione in violazione delle norme. Elemento che ha portato la procura a contestare anche l’ammissione del giovane alla seduta di allenamento in cui aveva poi perso la vita. Il tragico incidente viene ricollegato dagli inquirenti ad una manovra errata compiuta dallo stesso ragazzo nel corso del terzo volo della giornata nell’aviosuperficie dell’Alfina.
La terza imputata, una donna difesa dall’avvocato Basilio Ferrari del foro di Paola, è accusata di favoreggiamento personale perché avrebbe rinvenuto sul luogo dell’incidente una telecamera che era montata sull’aliante, e che avrebbe ripreso momenti decisivi del volo, evitando di consegnarla subito alla polizia giudiziaria.
L’Aero Club di Castel Viscardo è stato citato nel contesto del procedimento come responsabile civile ed è assistito dall’avvocato Francesco Venturi del foro di Terni. Nessuna delle difese ha chiesto di accedere a riti alternativi, optando per il giudizio ordinario. I familiari di Giacomo Di Napoli si sono invece costuiti parte civile attraverso l’avvocato Elena Gelli del foro di Pistoia.