Giovane di origini umbre aggredito e ucciso a Medellín

La vittima è il 33enne Alexandre Mennesson

Condividi questo articolo su

Dramma nella notte fra domenica e lunedì a Medellín, la seconda città più popolosa della Colombia – conta circa 2 milioni di abitanti – e che nell’immaginario collettivo mantiene intatte alcune ombre, specie sulla sicurezza di chi la frequenta e i cartelli criminali che ‘governano’ il Paese. Un 33enne di origini umbre, Alexandre Mennesson, è morto in ospedale dopo essere stato trovato a terra, in fin di vita, lungo una strada. Cittadino italo-francese nato a Nizza – la madre, umbertidese, si era trasferita in Costa Azzurra in giovane età – e residente in quel di Umbertide (Perugia), il 33enne sarebbe stato vittima di un’aggressione su cui le forze dell’ordine colombiane sono chiamate ad indagare. Fra le ipotesi c’è quella della rapina, ma sarà il tempo a chiarire tutti i contorni della tragica vicenda che ha colpito molti, ad Umbertide e nell’Alto Tevere.

Pestaggio violento

Il giovane – che viveva nel centro storico di Umbertide da un paio d’anni, dove lavorava come autista dei mezzi di soccorso per una società che opera per conto della Usl Umbria 1 – sembra fosse un Colombia da circa un mese, anche se non sono ancora chiare le ragioni, se per una vacanza o per una nuova esperienza di vita. Dopo il pestaggio, che sarebbe stato molto violento, è rimasto ricoverato in ospedale per alcuni giorni, fino al tragico epilogo sul quale ora le forze dell’ordine colombiane stanno cercando di fare luce.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli