Gubbio a lutto per Samuel ed Elisabetta. Indagini per omicidio

Il sindaco proclamerà il lutto cittadino. Il pm apre un fascicolo: ci sarebbero due nomi iscritti. Il resoconto di un drammatico pomeriggio in cui i vigili del fuoco hanno recuperato i feriti a rischio della propria vita.

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Sarà lutto cittadino a Gubbio per la morte di Samuel ed Elisabetta. Ad annunciarlo il sindaco Filippo Mario Stirati, che annulla anche gli eventi in programma in questi giorni.

I soccorsi

Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, uno dei cinque feriti nello scoppio del capannone era già riuscito a venir fuori. È andato poi da solo a Branca. I soccorritori intanto si sono messi subito al lavoro, mentre ancora c’erano esplosioni, tanto che ad un certo punto si è temuto che anche loro potessero rimanerci. Ma hanno continuato a lavorare. Hanno tirato fuori due feriti gravi: uno – K.D. 28 anni – ricoverato a Branca con ustioni, l’altro – A.C. di 24 anni, con ustioni gravissime e lesioni midollari – è stato prelevato in elicottero ed è partito direzione Perugia, salvo poi essere dirottato a Cesena, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. È stato purtroppo l’ultimo salvataggio. Perché poi sono arrivati i morti.

Due vite spazzate via nell’esplosione della Greenvest di Gubbio

Samuel

Messaggi d’addio Samuel Cuffaro

Il primo ad essere trovato, quasi subito, è stato Samuel Cuffaro, 19 anni. Troppo gravi le ustioni e i traumi: era già morto quando lo hanno tirato via da lì sotto. Il suo nome si diffonde subito: si sapeva che lavorava nel capannone, per arrotondare e avere qualcosa in tasca. Originario del sud, sui social lo si vede vestito da ceraiolo, perfettamente integrato nel tessuto sociale eugubino. Lo descrivono come un ragazzo simpatico e disponibile, pieno d’entusiasmo e dalla risata contagiosa. I suoi genitori, accorsi subito, hanno atteso invano buone notizie dai soccorritori, prima di crollare in un pianto dirotto.

GUBBIO PIANGE SAMUEL E C’E’ CHI VUOLE FAR SENTIRE LA SUA VOCE

Elisabetta

Elisabetta D’Innocenti

Ma fin da subito è stato detto che in quel capannone c’erano cinque persone al momento dello scoppio. Due a Branca, uno a Cesena, uno morto; mancava all’appello una donna: Elisabetta D’Innocenti, 52 anni. A lungo aveva fatto la cameriera ai Cappuccini, poi – forse per il Covid – la necessità di un altro impiego. L’hanno cercata a lungo. Per qualche minuto – nel drammatico venerdì pomeriggio di Gubbio – si era diffusa pure la voce che vi fosse un contatto vocale con i soccorritori. Poi addirittura che poteva non essere lì. Infine, alle 21.30, le prime conferme: un corpo è stato visto, ma è inerme. Ci vorrà oltre un’ora per tirarlo fuori. Quindi la conferma: è lei, è Elisabetta, è morta.

Le condizioni dei feriti

Nella tarda mattinata di sabato, l’ospedale di Branca ha diramato un bollettino sui feriti rimasti in città. Un 32enne di Gubbio ha riportato vaste ustioni su tutto il corpo, è stato operato in urgenza ieri sera dall’equipe della chirurgia ricostruttiva, diretta dal dottor Marino Cordellini, che si è avvalsa della fondamentale collaborazione – oltre che degli anestesisti – dei medici otorini ed oculisti. La prognosi è di 30 giorni. L’altro paziente, 28enne, anch’egli di Gubbio, è ricoverato in OBI (osservazione breve intensiva) con un trauma alla colonna vertebrale e qualche ustione e prognosi di 30 giorni. Il più grave è il 24enne, ancora in prognosi riservata al ‘Bufalini’ di Cesena, reparto grandi ustionati. Massimo riserbo dalla direzione medica sulle sue condizioni. I due i vigili del fuoco intossicati o feriti durante il soccorso – uno che aveva inalato dei vapori ed un altro che era arrivato al pronto soccorso con un corpo estraneo in un occhio – sono stati dimessi dall’ospedale dopo poche ore. Le salme dei due deceduti sul posto (un uomo ed una donna) attualmente sono all’obitorio dell’ospedale di Branca.

Aperto un fascicolo: le ipotesi di reato

A coordinare le indagini è il pm Gemma Miliani. È lei ad aver aperto un fascicolo – i reati ipotizzati sono disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose – predisposto il sequestro del capannone teatro della tragedia. Ci sarebbero già due nomi, iscritti d’ufficio nel registro degli indagati. Con ogni probabilità a provocare lo scoppio sono stati i solventi usati per il trattamento della cannabis. Da capire se ci sia stata una concentrazione di esalazioni o una perdita di liquido. Sul luogo ci sono fusti di pentano, sostanza usata per abbattere la soglia di THC della cannabis e renderla così non illegale.

Lunedì presidio dei sindacati a Perugia

Cgil, Cisl e Uil annunciano un’iniziativa per lunedì davanti alla prefettura di Perugia dalle 10: «Inaccettabile. Quello che continua ad accadere in Umbria, come nel resto del Paese è semplicemente inaccettabile. Non ci vogliamo rassegnare a questo stillicidio di vittime inermi. A sua eccellenza – il riferimento è al prefetto Armando Gradone – vogliamo ribadire che è necessario adeguare la nostra società alla sicurezza, costruendo prima di tutto una cultura del lavoro in sicurezza. Perché deve essere inaccettabile l’improvvisare, l’arrangiarsi, il rischiare nel lavoro. O si fa questo salto oppure è inutile e da ipocriti piangere queste giovani vite spezzate». A Gradone sarà comunicato l’avvio di iniziative di lotta, «necessarie per ottenere questo cambiamento. E siccome c’è una responsabilità collettiva di quello che succede, istituzioni, associazioni di categoria, enti di controllo queste lotte non possono pagarle solo i lavoratori. È ora che anche le imprese mettano la loro parte, se come dicono anche per loro questa è una priorità. Basta morti per il lavoro, basta ritualità postuma – concludono i tre sindacati umbri -, serve intervenire subito e con decisione. Il Governo, la Regione, tutti gli organi preposti, facciamo la loro parte».

 

Attimi drammatici

L’angoscia dei testimoni, poi lo scoppio e le lacrime: «Sono morti tutti»

Il lavoro dei vigili del fuoco (video)

Esplosione di Gubbio: la ricerca dei corpi

Le immagini terribili (foto)

Tragedia di Gubbio: esplode laboratorio di ‘cannabis light’ – Foto

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