«Ha fatto sparire i soldi del Comune». Ma non era vero: assolta

Terni – La donna, 64 anni, è stata assolta dal tribunale. Era accusata di aver fornito un Iban falso ad una società finanziaria

Condividi questo articolo su

Secondo gli inquirenti, aveva comunicato ad una società finanziaria l’Iban del conto corrente del Comune di Terni per far sì che i prelievi avvenissero lì e non sul suo conto. Ciò nell’ambito di una complessa operazione relativa all’installazione di un impianto fotovoltaico – rivelatasi poi a livello nazionale come una maxi truffa – che le avrebbe portato a non spendere più un euro per le necessità energetiche della propria abitazione. La vicenda è accaduta ad una donna 64enne residente nella zona di Collescipoli: il gip di Terni – diversamente da quanto chiesto in aula dalla procura, ovvero il rinvio a giudizio – l’ha prosciolta da ogni accusa in fase di udienza preliminare. La 64enne era difesa dall’avvocato Luca Leonardi del foro di Terni. Secondo quanto ricostruito, la donna aveva sottoscritto il finanziamento per l’impianto, con le rate che le sarebbero state via via restituite dalla società installatrice sulla base del fatto che l’energia prodotta in eccesso avrebbe comportato un guadagno per quest’ultima. Un’operazione sviluppatasi fra il 2018 e il 2021 e che, all’apparenza, conveniva a tutti: invece si è rivelata una ‘bufala’ anche per la donna ternana ed è finita – su un piano più generale – sotto la lente dell’Antitrust che ha comminato sanzioni in serie alle varie aziende coinvolte. Nota a margine: dal conto del Comune di Terni, in tre anni, sono stati prelevati circa 5 mila euro solo perché qualcuno – non è noto chi – aveva fornito quell’Iban anziché quello della signora: soldi dei contribuenti che sono finiti dove non dovevano, senza che nessuno controllasse.

L’avvocato Luca Leonardi

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli