«Ho lavorato anche 15 ore al giorno, ho preso mille euro su 10 mila dovuti. Inaccettabile»

Terni – Un 43enne di origini calabresi racconta la propria odissea lavorativa. «Vivo con mia moglie e mia figlia ed è difficile tirare avanti»

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Rabbia, delusione e tanta preoccupazione per l’immediato futuro della sua famiglia. Un 2023 che è iniziato male per un cittadino ternano di origini calabresi, 43enne, alle prese con una delicata situazione lavorativa. È lui a scrivere ad umbriaOn per raccontare una vicenda che, purtroppo, gli sta creando diverse problematiche.

Cosa non va

L’uomo – sposato e con una figlia di 10 anni – ha lavorato per un’azienda di vocabolo Sabbione da ottobre al 31 dicembre 2022. E fin qui tutto ok. Qual è il problema? I pagamenti. «Dal mese di ottobre – racconta – mi hanno accreditato un acconto di 1.000 euro su 1.400 dovuti. Era il 21 novembre. Da quel momento più nulla. Devo dunque incassare tutto novembre, dicembre, tredicesima e fine rapporto, più i 400 euro mancanti del primo mese». C’è anche altro: «Inoltre da un controllo con il sindacato ho scoperto che mi avrebbero dovuto fare un contratto da livello autista B1 ed invece avevo l’A1». Le conseguenze sono rilevanti: «Ho problemi con il pagamento degli affitti di casa, bollette e anche la spesa».

I tentativi

Prima di rivolgersi ad umbriaOn l’uomo specifica di aver «provato più volte a chiedere chiarimenti. Il 23 e 27 dicembre sono andato in azienda per farmi pagare, ma non sono stato ricevuto dall’amministratore. Per tutto ciò ho trascorso un pessimo Natale. Poi in settimana ci ho riprovato e nell’ultima occasione mi è stato promesso che almeno i 400 euro di ottobre sarebbero arrivati in pochi giorni. Non è accaduto. Dal conteggio complessivo del sindacato risulta che devo ricevere in tutto circa 9.100 euro». A livello psicologico non il massimo: «Per lo stress ho perso diversi chili. Per l’azienda ho lavorato 13/15 ore al giorno partendo da Terni per andare in notturna a Roma». Il 43enne specifica di essersi attivato per via sindacale a dicembre dopo non aver ricevuto lo stipendio dovuto. Di mezzo anche l’ispettorato del lavoro ed il suo avvocato. 

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