I Nomadi raccontano: «Ecco la nostra storia»

Un incontro con alcuni studenti di Terni prima del concerto del 19 novembre al teatro A del Centro multimediale

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di Francesca Torricelli

È la band più longeva della musica italiana. Le loro canzoni sono tramandate di padre in figlio da 52 anni. Sono secondi al mondo solo dopo i Rolling Stones e i loro concerti abbracciano minimo quattro generazioni di pubblico, dai 60enni ai 15enni. I Nomadi stanno preparando un tour teatrale che, a partire dal 20 novembre, toccherà numerose città d’Italia e d’Europa e per la data ‘zero’ – il 19 novembre – hanno scelto Terni, per un concerto dedicato all’anno del Dalai Lama.

‘Residenze artistiche’ Un’iniziativa del Comune di Terni e della ‘Eventi Srl’ che con la formula delle ‘Residenze artistiche’ vede la presenza dei Nomadi in città per alcuni giorni. In maniera molto intensa il gruppo sta lavorando negli spazi del Centro multimediale di Terni per mettere in piedi il nuovo tour teatrale. Martedì mattina Beppe Carletti, fondatore e leader dei Nomadi, nella sala consiliare di palazzo Spada, oltre alla stampa ha incontrato alcuni studenti del Liceo ‘Musicale’ e delle scuole medie De Filis e Marconi di Terni.

BEPPE CARLETTI SI RIVOLGE AI GIOVANI – L’INTERVISTA

Beppe Carletti

Beppe Carletti

Il successo «La forza del gruppo – ha esordito Beppe Carletti – è ricordarsi sempre che tutti sono importanti. Il cantante, ad esempio, non può pensare di farcela da solo. Non è facile, certo, negli anni le difficoltà sono state tante, si sono susseguiti 23 elementi diversi, solo io sono rimasto da quell’ormai lontano 1963. Ma una cosa è certa, non mi sono mai venduto. Non sono mai sceso a compromessi. A voi giovani che vi avvicinate alla musica vorrei consigliare di non pensare solo a raggiungere il successo; essere onesti con se stessi e con gli altri, questo per me è il più importante successo».

 

Gli studenti

Gli studenti

Le curiosità dei giovani Molte le domande e le curiosità dei giovani studenti. Da «perché il nome Nomadi?» a «come vi è venuto in mente di intitolare una canzone ‘Dio è morto’?», alle quali Beppe Carletti ha risposto un po’ sorpreso e un po’ commosso, ripercorrendo la storia della band dai consigli e aiuti richiesti dagli allora ‘sconosciuti’ Zucchero e Ligabue, fino alla perdita del suo amico e collega Augusto Daolio, scomparso a causa di un tumore nel 1992. Le cose da chiedere sarebbero state tante altre, ma uno studente diversamente abile ha pensato bene di racchiuderle tutte intonando, insieme a Beppe Carletti, una delle celebri canzoni della band, ‘Io vagabondo’, che ha ovviamente commosso tutti i presenti. «Vedete? – ha detto Carletti – Questo è il potere della musica».

Il concerto L’appuntamento con il concerto dei Nomadi dedicato all’anno del Dalai Lama è, quindi, al teatro A del Centro multimediale di Terni, giovedì 19 alle 21. «Ho avuto la fortuna di incontrare il Dalai Lama più di 20 anni – ha spiegato Carletti – e l’energia ricevuta mi ha colpito e me la sento dentro ancora oggi». Il concerto sarà diviso in due tempi, nel primo verranno eseguite le canzoni più recenti, nel secondo le storiche. «Ma non posso dirvi tutto – ha concluso il leader dei Nomadi – altrimenti vi rovino la sorpresa. Vi aspetto giovedì».

 

 

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