«Il Santa Giuliana come gli stadi inglesi»

Perugia, la promessa dell’assessore Prisco: non solo la nuova pista, che consentirà di ospitare meeting internazionali, ma anche una maggiore vicinanza fra spettatori e atleti

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Una pista nuova, con una corsia in più (la settima, di sfogo), riqualificazione degli spogliatoi e delle aree pertinenti, abbattimento delle barriere architettoniche e delle separazioni con gli spalti. Il Santa Giuliana fra qualche mese potrebbe essere rimesso a nuovo e ospitare eventi di atletica leggera nel capoluogo dopo tanti anni.

La presentazione

Omologazione tipo B Il progetto è stato presentato dall’assessore Emanuele Prisco, accompagnato da due sponsor d’eccezione: il presidente della Fidal Umbria Carlo Moscatelli e la rappresentante degli atleti in seno al Coni Laura Marchesini. Ad illustrare gli aspetti tecnici la dirigente comunale Ivana Moretti. L’omologazione sarà di tipo B, un gradino sotto quella degli stadi più importanti (che ospitano Olimpiadi e Mondiali), ma consentirà di ospitare meeting nazionali ed internazionali.

Lavori per metà pagati dagli oneri La riqualificazione della struttura costerà circa un milione di euro, finanziato per metà con fondi della Fondazione Cassa di Risparmio e per l’altra metà con gli oneri urbanistici connessi al progetto Decathlon. Sarà divisa in due parti. La prima (740 mila euro, come già annunciato da umbriaOn) riguarderà prettamente la pista di atletica, che negli ultimi anni era stata oggetto di numerose denunce da parte degli appassionati che frequentano l’arena. La seconda (per 250 mila euro circa) riguarderà gli altri servizi (lato ovest), gli arredi e l’illuminazione.

La pista com’è ora

In collaborazione con gli atleti Fondamentale la collaborazione degli atleti e dei tecnici. Coni e Fidal hanno contribuito al progetto dando direttive tecniche e suggerimenti. «Abbiamo ragionato attentamente sull’opportunità o meno di recuperare la pista di atletica del Santa Giuliana – ha detto l’assessore Prisco – alla fine si è deciso per il sì, in considerazione del fatto che il progetto finalizzato alla realizzazione di un nuovo stadio di atletica a Pian di Massiano è particolarmente complesso sia sotto il profilo economico che tecnico».

Impianto immerso nella città Una scelta apprezzata da Coni e Fidal, anche per aspetti estetici. Sia Moscatelli che Marchesini hanno sottolineato come in Umbria ci sia una caratteristica pressoché unica in Italia: nei due capoluoghi di provincia, sia a Perugia che a Terni, gli stadi di atletica sono immersi nel tessuto urbano e quindi a stretto contatto con la parte storica della città. «È un aspetto molto bello che, vi assicuro, viene apprezzato dagli atleti che girano il mondo per le gare», ha detto Laura Marchesini.

Perugia e Terni stadi ‘storici’ «Ricordo che anni addietro Perugia e Terni erano gli unici punti di riferimento per noi atleti – ha aggiunto Carlo Moscatelli – poi progressivamente i due impianti sono stati sopraffatti dal degrado e gli atleti erano dirottati su Orvieto e (in parte) Bastia Umbra. Eppure l’atletica umbra sta andando davvero alla grande: per due anni di seguito siamo primi nel ranking nazionale per crescita dell’attività, nonostante non avessimo nella città di Perugia un campo idoneo alle gare. Bisognava andare a Orvieto. È bello vedere che si sta facendo qualcosa per il Santa Giuliana».

Il rapporto con Umbria Jazz «La vocazione del Santa Giuliana resta quella di struttura polivalente – ha specificato Prisco – certo, ora che stiamo rifacendo la pista, staremo più attenti alla sua protezione in occasione di grandi eventi (come i concerti di Umbria Jazz) chiedendo agli organizzatori di installare le protezioni di ultima generazione, che garantiscono il totale rispetto della pista, come avviene negli stadi più importanti.

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