di S.F.
Mezzo anno – il Covid ha inciso marginalmente – per chiudere una gara con 236 partecipanti. In tanti hanno provato ad aggiudicarsi il maxi appalto del Comune di Terni per i lavori di riqualificazione energetica e tecnologica – si tratta del 2° lotto – degli impianti di illuminazione pubblica dal valore base di 1 milione 220 mila euro: alla fine a spuntarla nella procedura negoziata è una società ligure con un ribasso offerto del 29,5%.
LA GARA DA OLTRE 1 MILIONE: VALANGA DI PARTECIPANTI
IL CAPITOLATO COMPLETO: IL LAVORO SULL’ILLUMINAZIONE
L’aggiudicazione
Sono servite oltre quindici sedute di gara – da maggio ad agosto – per analizzare le buste arrivate a palazzo Spada e arrivare all’aggiudicazione efficace. Ad occuparsi dell’efficientamento della rete di illuminazione pubblica della città sarà la Ceisis S.p.A. di Genova per un importo netto di poco superiore ai 900 mila euro, cifra che supera poi il milione considerando l’Iva del 10%: una prima scrematura aveva portato al taglio di diciotto operatori economici, Telecom Italia compresa. L’ultimazione dei lavori previsti dovrà avvenire in un massimo di 100 giorni naturali e consecutivi.
L’APPALTO DA UN MILIONE E IL TAGLIO DI TELECOM ITALIA
L’illuminazione. Progettazione pugliese
Il via libera definitivo è arrivato in seguito ai controlli dei requisiti e la comunicazione antimafia con specifica richiesta inviata alla prefettura di Genova. La riqualificazione energetica delle 186 vie cittadine rientra nell’ambito di Agenda urbana 2014-2020: in particolar modo la società ligure entrerà in azione per il relamping per 2.179 corpi a led, 116 ‘lampioni intelligenti’, il potenziamento degli attrattori culturali – biblioteca comunale, palazzo Spada, Caos e palazzo Primavera – per l’ammodernamento degli spazi esterni. Tutto è basato sul progetto esecutivo firmato dal Raggruppamento temporaneo d’imprese formato dagli ingegneri Giuseppe Perrillo (capogruppo, di Palo del Colle in provincia di Bari), Giuseppe Tamborrino e Giampietro Massarelli.