Terni, illuminazione pubblica: 18 ‘tagli’ per appalto da un milione

Dopo oltre due mesi di seggi di gara, c’è una prima scrematura: restano dentro in 218. Fuori anche Telecom Italia

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Da 236 a 218 dopo oltre due mesi di valutazioni e quattordici seggi di gara. Tanti ce ne sono voluti a Terni per le ammissioni alla successiva fase di gara delle aziende coinvolte nell’iter per l’appalto da 1.220.809 euro: è quello riguardante i lavori di riqualificazione energetica e tecnologica degli impianti di illuminazione pubblica della città.

L’APPALTO E IL GRAN NUMERO DI PARTECIPANTI

Il rendering della biblioteca

Il passaggio

Il controllo è stato chiuso dopo la verifica delle varie buste amministrative, aperte lo scorso 29 maggio. Per diverse società è scattato il soccorso istruttorio, senza esito positivo: sono diciotto e nella maggior parte dei casi l’esclusione è arrivata per non aver presentato la documentazione integrativa richiesta. Tra queste risulta Telecom Italia con Medinok S.p.A come ausiliaria. Nell’elenco degli ammessi risultano anche Asm, Enerstreet, Ardeatina Appalti (la stessa che ha vinto l’appalto per i lavori al centro Paolo D’Aloja di Piediluco) e la Saporito Garden di Melito di Napoli, attiva per l’opera di adeguamento sismico alla scuola Carducci di borgo Rivo. Il vincitore si occuperà della riqualificazione – anche di palazzo Spada, palazzo Primavera, bct e Caos – di 186 vie con relamping di 2.179 corpi a led.

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