Truffa ad imprenditore per oltre 14 mila euro: coppia denunciata

Cannara – Marito e moglie residenti in Campania denunciati dall’Arma

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Una truffa da oltre 14 mila euro grazie a diverse tecniche, come lo smishing ed il vishing. Vittima del raggiro un imprenditore del posto, aiutato nella circostanza dai carabinieri della stazione di Cannara: tutto nato da finti operatori telefonici del suo istituto di credito, in grado di trafugare la cifra dal suo conto corrente.

La truffa

L’uomo si è reso conto dell’ammanco e ha contattato i militari dicendo di aver ricevuto in primis un sms sul proprio cellulare per informarlo di una serie di accessi abusivi sul suo home banking. Successivamente è stato contattato da un soggetto che, presentandosi come operatore di una nota società di servizi e pagamenti digitali, lo ha convinto a dargli i dati delle proprie carte di pagamento. Poi l’amara scoperta. I carabinieri hanno verificato che il denaro era stato utilizzato per acquistare abbigliamento, accessori da donna, buoni carburante, un gommone e anche un motore. Dietro la truffa c’erano un uomo di mezza età originario della provincia di Salerno e la moglie, quest’ultima poco più che trentenna e di origini extracomunitaria. Scattata la denuncia per frode informatica e indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal contante.

Le tecniche

«La truffa – spiega l’Arma – scoperta dai militari è stata commessa mediante un mix di tecniche atte a raggirare le vittime, tra cui lo smishing ed il vishing. La tecnica dello smishing è una particolare forma di pishing che utilizza i telefoni cellulari come piattaforma di attacco, inviando un sms al cellulare della vittima e inducendola così a comunicare informazioni personali. Il vishing è un’altra forma di truffa che sfrutta tecniche di persuasione, poste in essere da manipolatori che contattano telefonicamente le vittime, con un approccio apparentemente serio e affidabile, convincendole a rivelare i propri dati personali, approfittando dell’urgente necessità di tali informazioni. Poiché queste truffe sono diventate sempre più diffuse, è opportuno ricordare che le banche, le agenzie di credito e altri servizi affidabili non trasmettono messaggi che inducono gli utenti a inserire dati anagrafici, password e coordinate bancarie tramite un link».

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