In Umbria si lavora di più ma si guadagna meno della media nazionale

I dati della Cgia di Mestre: a Terni e Perugia si portano a casa 81 euro al giorno, contro le 92 italiane. Più tempo in ufficio e fabbrica

Condividi questo articolo su

I lavoratori dipendenti del settore privato del Nord Italia, secondo la Cgia di Mestre, lavorano quasi due mesi in più all’anno dei colleghi del Sud e, alla luce di ciò, i primi percepiscono una retribuzione giornaliera del 34% più alta dei lavoratori del Mezzogiorno, il cui dato è però influenzato dal lavoro in nero, dunque fuori dalle statistiche ufficiali. E in Umbria che succede?

Terni e Perugia appaiate

Secondo l’elaborazione su dati Istat dell’Ufficio studi dell’Associazione artigiani e piccole imprese, riferiti al 2021, le province di Terni e Perugia si trovano rispettivamente al 56° e al 57° posto, tra tutte le province italiane, nella classifica della retribuzione media giornaliera. Nel Ternano, in particolare, questa è di 81,65 euro, appena superiore agli 81,09 del Perugino. Cifre, in entrambi i casi, ben al di sotto della media italiana di 92,94 euro. Nel 2021 la retribuzione media giornaliera più elevata d’Italia è stata erogata ai lavoratori dipendenti del settore privato occupati nella provincia di Milano (124 euro). Seguono quelli di Bolzano (104,8 euro),Parma (103,8 euro), Bologna (103,4 euro), Modena (102 euro), Roma (101,3 euro), Reggio Emilia (100,6 euro), Genova (99,8 euro), Trieste (99,4 euro) e Torino (98,5 euro). Gli stipendi giornalieri più bassi, invece, sono stati pagati a Trapani (67,1 euro), Cosenza (66,8 euro), Vibo Valentia (66,7 euro) e, infine, a Ragusa (66,5 euro).

In Umbria si guadagnano 2mila euro in meno all’anno

Nel cuore verde d’Italia si lavora però un po’ più della media nazionale: il numero delle giornate medie di lavoro retribuito è infatti di 240,5 in provincia di Terni e di 238,7 in quella di Perugia, rispetto a un dato nazionale che si ferma a 235,5 giornate. Anche in questo caso con un forte divario tra il Nord (a Lecco si lavora in media per 259,5 giorni) e il Sud (a Vibo Valentia 177,2 giorni). In totale – il calcolo è presto fatto – la retribuzione media annua è dunque di 19.638 euro in provincia di Terni e di 19.352 in quella di Perugia, oltre 2mila euro in meno della media nazionale (21.868 euro). Infine, nella classifica della produttivà l’Umbria si posiziona al 13° posto, con 32,7 euro di valore aggiunto per ogni ora lavorata, contro i 36,9 della media italiana e di 37,7 del Centro. Un valore più vicino al 30,2 del Mezzogiorno. Migliore il dato sul tasso di irregolarità degli occupati (riferito al 2020): è del 12,4% in Umbria, contro il 12% dell’Italia e esattamente in linea con il Centro, per un totale di 44.800 occupati non regolari. Segno, però, che i dati umbri su giornate lavorate e retribuzioni non risentono del ‘sommerso’ e dunque sono da considerarsi ‘tristemente’ veritieri.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli