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Home » Incendio alla Lucyplast di Umbertide: niente attività all’aperto nel raggio di 500 metri

Incendio alla Lucyplast di Umbertide: niente attività all’aperto nel raggio di 500 metri

Perugia - Prefettura e Regione con Arpa, Usl1 e Protezione civile e i sindaci coordinano le operazioni e le misure di tutela ambientale e sanitaria. Rimodulate le ordinanze

di Francesca Torricelli
22 Aprile 2025
in Ambiente e salute
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
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In seguito al vasto incendio divampato nello stabilimento Lucyplast S.p.A., specializzata nel riciclo e nella trasformazione di materie plastiche, situato nella zona industriale di Pian d’Assino a Umbertide, che per fortuna non ha registrato persone ferite o intossicate, sono state emesse ulteriori indicazioni da parte dell’Arpa e dell’Usl Umbria 1.

Nella notte tra domenica e lunedì i vigili del fuoco hanno continuato senza sosta le operazioni di spegnimento. L’incendio risulta quasi completamente domato, anche se alcuni piccoli focolai isolati restano attivi. Per completare le operazioni di bonifica e mettere in sicurezza l’area, sono stati attivati i mezzi speciali dei Gruppi operativi speciali dei vigili del fuoco. Le operazioni sono state condotte utilizzando grandi quantità d’acqua e schiumogeni, necessari per circoscrivere il rogo e impedire il propagarsi delle fiamme alle strutture limitrofe.

«Per quanto riguarda le acque di spegnimento – si legge in una nota della Regione Umbria – le stesse risultano al momento confinate all’interno della vasca di trattamento delle acque di prima pioggia a servizio della ditta e le acque superficiali circostanti non risultano coinvolte. Nello specifico, nelle ordinanze emesse dai sindaci dei Comuni di Umbertide, Perugia (per la zona nord di Ponte Pattoli) Gubbio, Montone e Pietralunga, si prevedeva: mantenere le finestre delle abitazioni chiuse; evitare attività all’aperto sia di privati che di esercizi commerciali che attività ludico-sportive-religiose; divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali; divieto di utilizzo dei foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali; manutenzione straordinaria degli impianti di ventilazione meccanica con prelievo di aria dall’esterno ubicati nell’area indicata in ordinanza».

Già nella serata di domenica «i tecnici dell’Arpa hanno provveduto ad installare un mezzo mobile per la qualità dell’aria, i dati rilevati da subito e quelli rilevati durante la notte hanno evidenziato, per i parametri monitorati in tempo reale (polveri totali, PM10 e ossidi di azoto), valori non anomali. Contestualmente sono stati installati due campionatori ad alto volume, di cui uno presso il centro di Pietralunga ed uno nella collina a ridosso della ditta in direzione dell’abitato di Umbertide, per la ricerca di microinquinanti organici tra cui le diossine. I risultati delle concentrazioni di tali inquinanti saranno disponibili non prima di giovedì mattina, data la complessità delle analisi per tali sostanze».


La rimodulazione delle ordinanze

Vista l’attuale situazione, al momento «si è provveduto ad una rimodulazione delle ordinanze, imponendo i divieti già individuati ieri sera in un raggio di 5 chilometri dal punto dell’incendio, ad eccezione dell’obbligo di tenere le finestre chiuse e del divieto di attività all’aperto. Tali ultimi due divieti permangono in un raggio di 500 metri. Tutte le operazioni sono state svolte in stretto coordinamento tra Prefettura, Regione, Protezione civile, vigili del fuoco, sindaci dei comuni interessati, Arpa ed Asl. La situazione è in continua evoluzione, anche in riferimento a possibili cambiamenti delle condizioni meteoclimatiche e se necessario si provvederà a fare aggiornamenti».


La Filctem Cgil di Perugia ha inoltrato alla direzione aziendale una richiesta di incontro urgente. «La finalità – spiegano dal sindacato – è ottenere informazioni chiare e dettagliate sull’entità dei danni, sulle ripercussioni per i lavoratori e sull’impatto ambientale e sociale dell’accaduto». Nella comunicazione ufficiale, firmata dal segretario generale sindacale Euro Angeli, si sottolinea la necessità di «acquisire una relazione tecnica sullo stato degli impianti e delle strutture compromesse; conoscere i tempi e le modalità previste per il ripristino dell’attività produttiva; discutere le misure di tutela occupazionale e salariale per i lavoratori coinvolti; valutare l’eventuale ricorso ad ammortizzatori sociali, tra cui la Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) per eventi straordinari. Esprimiamo forte preoccupazione per le possibili conseguenze che l’incendio potrebbe avere anche sul territorio circostante e sulla cittadinanza, in particolare in relazione alla qualità dell’aria e alla gestione dei materiali coinvolti nel rogo. Per questo motivo, auspichiamo un pieno coinvolgimento degli enti preposti alla tutela ambientale e sanitaria. La tutela della salute, della sicurezza e del lavoro deve andare di pari passo con l’attenzione all’ambiente e alla comunità locale. È fondamentale fare piena luce sull’accaduto e garantire un’informazione trasparente e puntuale. Restiamo in attesa di una pronta risposta da parte dell’azienda per definire al più presto tempi e modalità dell’incontro».


Vasto incendio alla Lucyplast di Umbertide. Conseguenze ambientali sotto la lente

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