Inceneritore Terni Biomassa, altra voltura Aia: Bioter srl

Il dirigente Monsignori firma per l’Autorizzazione integrata ambientale. Nell’estate 2021 c’era stato il precedente con la Rivalchim. Rispunta Nicola Sini

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di S.F.

Bioter in via Ratini

Di voltura in voltura, non c’è ‘pace’ per l’impianto di coincenerimento rifiuti – è formalmente fermo dal 17 febbraio 2020 – di via Ratini a Terni. Nell’estate 2021 c’era stato il ‘trasferimento’ dell’Autorizzazione integrata ambientale da Terni Biomassa alla Rivalchim con contratto d’affitto, ora invece la gestione passa in mano alla romana Bioter srl. Dietro entrambe le società citate c’è la stessa persona, vale a dire il 52enne Nicola Sini.

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L’impianto

Il precedente Rivalchim

Così come era accaduto nel 2021, a firmare il via libera è il dirigente della Regione Andrea Monsignori. La voltura riguarda l’Aia del 22 marzo 2017 per il recupero di rifiuti non pericolosi e, come detto, l’impianto è fermo dal febbraio 2020; poi l’anno successivo Terni Biomassa comunicò l’intenzione di proseguire lo stato di sospensione. Si arriva al 31 agosto 2021, quando la Regione volturò l’Aia alla Rivalchim srl – Nicola Sini il rappresentante legale – con opzione di acquisto: nulla di fatto e accordo cessato. Ed ecco lo sviluppo odierno con la Bioter srl, società con capitale sociale da 20 mila euro e con la Rivalchim socio di maggioranza al 90%. Poi risultano Recuperi materie prime srl con il 7% e lo stesso Sini al 3%.

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L’impianto

La volturazione e Sini

Lo scorso 15 dicembre – le varie tappe sono riepilogate nell’atto di Monsignori – è stato stipulato il contratto di cessione di ramo d’azienda tra Terni Biomassa e Bioter srl, poi registrato due settimane dopo a Viterbo. «La società affittuaria – si legge – non ha esercitato l’opzione di acquisto prevista dall’articolo 15 del suddetto contratto (che si deve ritenere cessato di comune accordo tra le parti) e, pertanto, come previsto dall’articolo 14 dello stesso, l’azienda viene riconsegnata alla società concedente, che rientra in possesso dei beni e subentra nei contratti relativi alle utenze, melle licenze, autorizzazioni, certificazioni e permessi trasferiti con il contratto stesso». Con istanza acquisita il 23 febbraio 2023 «il signor Nicola Sini, in qualità di amministratore unico e legale rappresentante della Bioter srl con sede legale in Roma Via Calabria, ha formulato richiesta di volturazione dell’Aia». L’apertura dell’unità locale della Bioter – si parla di via Ratini a Maratta – è dello scorso 16 marzo.

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A sinitra l’inceneritore

Cosa si trasferisce

Nella determina dirigenziale ci sono un po’ di dettagli del contratto. Come ad esempio l’articolo 1: «Terni Biomassa cede e trasferisce alla Bioter srl il complesso dei beni aziendali, dotato di una propria organicità operativa perché utilizzabile per l’esercizio dell’attività di impresa – facente parte del più ampio complesso aziendale di cui la parte cedente è titolare – corrente in Terni via Giuseppe Ratini n. 1, avente ad oggetto l’attività di trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi tramite combustione e produzione di energia elettrica». Coinvolti i beni strumentali e gli automezzi, le autorizzazioni e le certificazioni, i contratti di fornitura, le polizze assicurative, i contratti di prestazione di servizi e gli immobili (foglio 82, mappale 451) con «attestati di prestazione energetica». Infine una specifica: «Tenuto conto della detenzione in capo alla società Rivalchim srl in virtù del succitato contratto di affitto, la parte cedente immette la parte cessionaria nel possesso giuridico del ramo di azienda dalla data odierna, convenendo le parti che gli effetti attivi e passivi della cessione decorrano da oggi». Dalla Regione la documentazione è stata inviata a Comune, Arpa Umbria, comando provinciale dei vigili del fuoco, Auri e Usl Umbria 2.

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