Inferno a Cardeto, è stato ‘flashover’. Cause: indagini difficili

Terni – Temperature altissime nella casa andata distrutta sabato sera, tali da bruciare ogni cosa. Stabile ancora evacuato: lunedì i primi rientri

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«Un inferno». Termine forse abusato ma amaramente appropriato quello usato da un residente del condominio al civico 5 di via Filangieri, nel quartiere di Cardeto a Terni, per descrivere la situazione che per lunghissimi minuti ha tenuto tutti con il fiato sospeso, sabato sera. Un violento incendio, tale da causare il cosiddetto ‘flashover’, ha letteralmente distrutto l’appartamento posto al quinto piano, dove vive una famiglia composta da padre, madre e tre bambini, non in casa al momento dei fatti. Anche domenica mattina i vigili del fuoco – apparsi fisicamente molto provati dopo l’intervento decisivo e tempestivo di sabato sera – sono tornati sul posto per analizzare la situazione e iniziare a riflettere sulle cause del rogo attraverso il nucleo di polizia giudiziaria del comando di via Proietti Divi.

Terrore a Cardeto per un appartamento divorato dalle fiamme

Non resta nulla

Nell’abitazione bruciata – con fiamme alte e fumo visibili a chilometri di distanza durante le fasi peggiori dell’incendio – non si è salvato quasi nulla, ad eccezione di un paio di stanze – altrettante camerette – leggermente meno danneggiate delle altre. E del gatto di famiglia, salvato dai vigili del fuoco sabato sera dopo circa 3 ore dall’inizio dell’intervento. Tutto il resto, compresi centinaia di libri che hanno rapidamente preso fuoco come ogni altra cosa, è andato distrutto.

Video – Terni, incendio distrugge abitazione a Cardeto

Ancora tutti evacuati, per ora

Il condominio è stato evacuato nei momenti concitati dell’emergenza e tale è ancora – ovvero vuoto -, anche perché i servizi – luce, gas, acqua – sono stati disattivati in tutto lo stabile. Lunedì mattina Asm ‘sezionerà’ le utenze per consentire ai residenti che vivono ai piani sottostanti quello dell’incendio, di ritornare nelle proprie case. Invece l’appartamento bruciato e quello soprastante sono stati dichiarati inagibili. Fra le persone costrette a trovare, temporaneamente, una soluzione d’emergenza, c’è anche l’assessore comunale Benedetta Salvati che vive con la propria famiglia al quarto piano.

Indagini sulle cause

Le fiamme, come accennato, hanno prodotto temperature altissime – e quindi il ‘flashover’ – che oltre a ‘mangiare’ ogni cosa presente in casa, hanno finito per complicare ancora di più il lavoro di indagine dei vigili del fuoco sulle cause. Esclusa l’ipotesi dolosa, restano sul campo diverse altre opzioni, a partire dal guasto/sovraccarico o una problematica dell’impianto elettrico. Già capire da quale stanza siano partite le fiamme, non sarà facile. Ma il lavoro investigativo è in corso e nelle prossime ore si potranno avere maggiori elementi – partendo dalle testimonianze dei residenti – per provare a dare un perché all’accaduto.

Coraggio e tempestività

Circa i vigili del fuoco, invece, oltre a precipitarsi sul posto con ogni uomo e mezzo disponibile, sabato sera, hanno dovuto affrontare cinque piani a piedi, con indosso tutti gli strumenti e gli indumenti (incluso l’autorespiratore) necessari, e quindi venire a capo di una situazione estremamente problematica. Che fossero, così, sfiniti dopo quell’intervento, è apparso chiaro a tutti come è evidente la gratitudine di chi ha potuto evitare conseguenze ancora più gravi, in termini di danni ma pure di salute delle persone. Se non ci sono stati feriti né intossicati, il merito va a loro, alla polizia Locale che ha evacuato tutti subito, alle altre forze dell’ordine intervenute.

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