di Giovanni Cardarello
Siamo nel pieno dal picco. Si può riassumere così la lettura dei dati rilasciati dalla rete di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità, relativi all’influenza stagionale edizione 2024-2025.
Una patologia ciclica che, nonostante la prevedibilità, ha comunque bisogno di costante monitoraggio soprattutto per i soggetti più fragili come i bambini in età pediatrica, gli anziani over 65 e le persone affette da problemi cardio-respiratori. Come sempre i più colpiti nelle fasi di picco.
Fase di picco che per l’influenza 2024-2025 arriva con almeno due settimane di ritardo rispetto al consueto, nella sesta settimana dell’anno piuttosto che a gennaio, e che in Umbria incide per il 20 per mille sugli abitanti del territorio e del 45,9 per mille, rispetto al 22 per mille delle settimane scorse, nei bambini in età pediatrica. Dato che determina due fattori da non sottovalutare.
Il primo è quello di far rientrare l’Umbria tre le ‘zone rosse’ di allerta insieme a Lombardia, Friuli ed Emilia-Romagna. Il secondo è quello di veder presi di assalto gli ambulatori pediatrici e i pronto soccorso, determinando così rallentamenti e disservizi per la gestione di tutte le altre patologie. Un dato, come accennato, prevedibile, ciclico ma che a fronte di ondate così massicce e così repentine genera in ogni caso difficoltà.
Difficoltà che vengono esplicitate, in modo chiaro, dal dottor Michele Mencacci, pediatra di libera scelta di Perugia e vicesegretario regionale della Fimp Umbria, la Federazione medici pediatri, che a ‘Il Messaggero-Umbria’ spiega che «oltre alla classica influenza stagionale, stiamo registrando moltissimi casi di sindromi simil influenzali tra bronchioliti, adenovirus streptococco e la patologia mani, piedi e bocca».
Non meno banali i dati generali. Come accennato l’incidenza è sopra il 20 per mille ma anche il dato generale, 120 mila persone colpite su 856 mila abitanti, ovvero il 14% dell’intera popolazione, è importante. In tutto questo c’è una novità che permette di tracciare il reale stato dell’arte e, in potenza, di evitare rischi e approssimazioni in caso di nuove emergenze sanitarie: il lavoro dei ‘medici sentinella’ della rete RespiVirNet.
In Umbria sono 13 i ‘medici sentinella’ diffusi su tutto il territorio regionale e in tutti i distretti sanitari: hanno analizzato, in queste settimane, i dati e il decorso di 16 mila pazienti, il 13,33% dell’intera platea. Da questo lavoro è emerso un elaborato utilissimo per gestire l’attuale influenza stagionale e per farsi trovare pronti ad affrontare le successive.
Dall’analisi emerge che 45,9 casi per mille assistiti sono di età pediatrica, nella fascia di età tra i 5 e 14 anni il dato si dimezza e si ferma al 23,87 per mille, scendendo al 17,08 per mille abitanti nell’età tra i 15 e i 64 anni. La fascia più protetta, perché sottoposta in modo massiccio al vaccino contro l’influenza stagionale è quella degli over 65 con i casi fermi al 7 per mille.