di Giovanni Cardarello
‘Non ce la, non ce la fa. Scendano tutti tranne donne e bambini’. È la storica frase dell’autista del bus del film-cult del compianto Francesco Nuti, ‘Tutta colpa del Paradiso’.
In quel contesto l’autista del bus di linea si trova costretto a constatare che il bus non riesce a completare una salita e che per svolgere il servizio ha solo due possibilità: violare il Codice della strada passando contromano o ‘alleggerire’ il carico. Si trattava di un film e la scena era anche piuttosto spassosa, ma quello che è accaduto a Todi nel 2023 non solo è molto simile ma ha avuto anche conseguenze pesanti.
I fatti li riferisce il quotidiano ‘Il Messaggero-Umbria‘ in un articolo a firma di Egle Priolo. Come detto siamo nel 2023, ad ottobre, e un autobus di Busitalia Sita Nord è costretto dalle circostanze a fare un’inversione in curva in violazione del Codice della strada nella zona di viale della Vittoria, presso i giardini di viale Oberdan.
L’autista si rifiuta. Non ha mai fatto tale manovra e la considera molto pericolosa. Comunica la sua decisione in azienda e sospende la corsa. Busitalia Sita Nord, di contro, chiama di corsa un autista ausiliario che compie la manovra ‘pericolosa’ e prosegue il servizio. Ma al tempo stesso comunica all’autista titolare la sospensione dal lavoro per trenta giorni e il congelamento per sei mesi degli scatti retributivi.
L’autista, un veterano in azienda dal 1997, non solo contesta la decisione ma fa causa a Busitalia. E nell’ottobre del 2024 la vince. Non solo in conseguenze dalla sua protesta viene modificata la viabilità nella zona della manovra ‘incriminata’, ma ottiene anche il pagamento delle spese legali e – aspetto più importante – il recupero di quanto perso nei mesi. Una vittoria totale