Quando sono partite le prime foto alla moglie ed alcuni parenti e amici – via social -, il mondo gli è crollato addosso: dall’altra parte c’era un soggetto che, dopo l’iniziale ricatto, non aveva alcuna voglia di scherzare. Alla fine la vittima – un 35enne di Bastia Umbra (Perugia) – è andato dai carabinieri, ha raccontato l’accaduto e i militari sono giunti all’individuazione del responsabile della tentata estorsione. Denunciato a piede libero anche per il reato di diffusione di video sessualmente espliciti.
In caserma disperato
«Aiutatemi, ho bisogno di voi, non so più che fare». Così il 35enne bastiolo, in evidente stato di agitazione, si è rivolto ai carabinieri del comando stazione della sua città . Dopo un bicchiere d’acqua ed un caffè, l’uomo ha iniziato a raccontare tutto ciò che gli era accaduto. In pratica, dopo aver accettato una richiesta di amicizia da parte di una donna piuttosto avvenente, la stessa ha avviato una videochiamata in cui si mostrava completamente nuda e in atteggiamenti intimi. La ‘diretta’ è durata una trentina di secondi al massimo e, una volta conclusa, il 35enne si è ritrovato subito con un messaggio dal tenore chiarissimo: ‘Se non paghi 5.500 euro subito, mandiamo questo video a tutte le tue amicizie social’.
La ricostruzione
Ma cosa c’era nel video in questione? La stessa donna con accanto il 35enne – entrambi nudi – e che, per gli inquirenti, era frutto di una evidente manipolazione avendo la vittima inquadrato «sempre e solo il proprio volto». A quel punto, con l’angoscia che prendeva sempre più spazio, il bastiolo ha avviato una trattativa via chat, attraverso diversi importi da liquidare su una carta prepagata. Pagamenti che il 35enne ha evitato di fare, forse sperando che la cosa non si spingesse oltre. Invece l’aguzzino ha subito mandato uno ‘screen’ del video – in cui tutti e due erano nudi – alla moglie dell’uomo. Apriti cielo. Pochi giorni dopo, altre immagini sono comparse sulle bacheche di amici e conoscenti. Un dramma.
I reati contestati
Il racconto ai militari di Bastia ha consentito di accertare come fossero andate le cose e, soprattutto, di denunciare a piede libero un 21enne della Costa d’Avorio, residente in provincia di Milano e incensurato. Ora deve rispondere di tentata estorsione e diffusione di materiale sessualmemte esplicito. Per il 35enne, dopo tanto penare, un minimo di pace.