Latini: «Gli sputi? Non ho parole. Terni divisa, isolata e la cultura va a picco»

Parla l’ex sindaco dopo le ultime scene viste sotto palazzo Spada

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«Un aggettivo per la scena vista ieri sotto palazzo Spada? No, non mi viene. Perché è una scena che lascia semplicemente senza parole». Leonardo Latini, sindaco di Terni dal 2018 al 2023, riflette sulla situazione politica e sociale ternana e l’ultimo ‘numero’ dell’attuale sindaco Stefano Bandecchi – l’acqua sputata in faccia ad un cittadino, Enrico Maggiolini, con cui si era ‘beccato’ sui social – offre l’occasione.

«La mia idea – dice Latini – è che le istituzioni siano anche un simbolo che tiene insieme la comunità e in cui la comunità si deve riconoscere. In questo caso la comunità di Terni, che in passato ha vissuto profonde lacerazioni, ha bisogno di unità. Con atteggiamenti simili la città di fatto si frantuma, si spezza, si schiera in tifoserie. Non mi pare il massimo per una realtà che ha di fronte sfide difficilissime da affrontare, in un momento complesso: è un problema grande».

Leonardo Latini

Secondo l’ex sindaco, «le comunità non vanno divise, così come non vanno isolate. E Terni rischia un profondo isolamento dalle altre istituzioni, che sono fondamentali per la tenutà della comunità stessa. Isolamento dal Governo centrale, dalla Regione, ma pure dai comuni circostanti con cui si dovrebbe fare squadra. E, infine, isolata dalle realtà industriali e dal tessuto economico nel suo complesso».

Divisione interna e isolamento esterno, le osservazioni di Latini riguardano però anche l’atteggiamento di Bandecchi: non lo nomina nel suo riflettere, ma il riferimento è nitido. «Il dissenso che tutti possono vivere quando ricoprono cariche istituzionali, e lo so bene anche io, non solo è legittimo ma anche utile. Non si vive di verità assolute e lo scambio di opinioni va gestito in quella che è la normale dialettica democratica. Nel rispetto dei cittadini, di chi lavora nell’istituzione e dei consessi democratici, con il consiglio comunale che è l’ultimo baluardo di rappresentanza dopo la soppressione delle circoscrizioni e l’elezione di secondo livello del consiglio provinciale. E poi le istituzioni devono vivere in armonia anche al proprio interno. Quando ero sindaco, i dipendenti comunali hanno contribuito in modo fondamentale, con grande senso di appartenenza, alla credibilità dell’istituzione e al percorso di crescita della città». C’è altro? «Terni ha bisogno di alzare il proprio livello culturale, la cultura è fondamentale per ogni ambito della vita sociale e quotidiana, per lo sviluppo anche economico. Nel contesto di oggi mi pare invece che il livello sia sempre più basso».

Terni: Bandecchi sputa acqua in faccia a un cittadino. «Sei un provocatore politico» – Video

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