Lavanderia ‘infedele’: «Problema risolto»

Terni, in centinaia hanno visto sparire soldi e capi consegnati al negozio di via Romagna. Da lunedì potranno iniziare a ritirare il materiale dalla Master Sec di via Murri

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È servita tutta la pazienza degli agenti della sezione di borgo Rivo della polizia municipale di Terni per venire a capo della curiosa vicenda della lavanderia di via Romagna che da oltre un mese ha chiuso i battenti, tenendosi però i capi – molti dei quali invernali e di valore – e i soldi già pagati da qualche centinaio di clienti ternani.

L'avviso

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Problema risolto Lunedì mattina sulla saracinesca della lavanderia è stato apposto un cartello che recita: «I capi di vestiario, piumoni, coperte ed altro, lasciati presso la lavanderia di via Romagna n.7, si possono ritirare presso la lavanderia Master Sec di via Murri n.15 (tel. 0744.282428) a partire dal 7 novembre». Capi che – precisano i titolari della Master Sec – dovranno comunque essere nuovamente pagati: «La colpa di questa situazione che si è venuta a creare non è di certo nostra», spiegano al telefono.

Cosa è accaduto? In pratica gli agenti della sezione di borgo Rivo, oltre a raccogliere circa cinquanta denunce per appropriazione indebita, hanno operato per far sì che il problema concreto di centinaia di persone venisse risolto in tempi accettabili. Alla fine il titolare dell’esercizio di via Romagna ha trasferito tutto il materiale presso la lavanderia di via Murri 15, dove da lunedì mattina i clienti potranno iniziare a ritirare i propri capi. E lì la pattuglia della Municipale sarà presente per gestire l’imponente afflusso di cittadini atteso.

Le denunce Intanto la notizia di reato corredata dalle circa cinquanta denunce raccolte, come da prassi, verrà inviata in procura per l’apertura di un fascicolo sulla vicenda che potrebbe contemplare anche l’ipotesi di truffa. Una relazione dettagliata, che terrà conto anche delle ragioni – personali – che hanno portato il titolare del negozio di via Romagna ad abbassare improvvisamente le saracinesche, e che verrà vagliata dagli uffici di palazzo Gazzoli per eventuali futuri procedimenti.

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