Lavoro e formazione a Terni, pressing anche da Confesercenti per un nuovo Its

Il presidente Italo Federici: «Forse è giunto il momento che anche Terni e la sua provincia abbiano una Fondazione Its accademy»

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di Italo Federici
Presidente Confesercenti Terni

Italo Federici

Confesercenti Terni considera irrinunciabile un nuovo Its per la città e l’intero territorio provinciale. Forse è giunto il momento che anche Terni e la sua provincia abbiano una Fondazione Its accademy.

Il Pnrr da un ruolo centrale agli Istituti tecnici superiori, (nella nuova legge Its accademy), nel rilancio dell’alta formazione post diploma stanziando circa 1 miliardo di euro per i prossimi cinque anni con un significativo aumento di risorse anche per l’Umbria. Con la formazione, universitaria e non, e con la ricerca, la città di Terni ha sempre vissuto stagioni di grandi speranze a cui hanno fatto seguito rovinose e dolorose cadute; si è passati dall’immaginare radiosi futuri alla disillusione della triste realtà.

È senz’altro da festeggiare la trasformazione dell’Istituto musicale Giulio Briccialdi in Istituto di alta formazione statale sperando che, al termine del triennio di prova o sperimentazione che dir si voglia, l’Istituto venga confermato istituzione universitaria cittadina e non la sede distaccata di qualche altro conservatorio.

Federmanager Terni: «Perché non c’è spazio per un Its?»

Se l’università a Terni è sempre stata un miraggio come conferma anche lo scioglimento del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario della provincia di Terni costituito l’8 settembre del 2006 cui aderivano i Comuni di Terni e Narni, la Provincia di Terni e la Regione Umbria, la Camera di Commercio e la Fondazione Carit, l’Associazione industriali e l’università di Perugia e pur sottolineando le esperienze positive dell’attivazione dei corsi di optometria e ottica e quello di Ingegneria dei materiali e processi sostenibili, la città può e riteniamo debba svolgere un ruolo nella Formazione tecnica prevista con gli Its Accademy.

Perché non sviluppare la formazione terziaria professionalizzante non universitaria come pilastro dell’offerta formativa territoriale al servizio dei nostri giovani e delle imprese? Gli Istituti yecnici superiori (Its) rappresentano uno degli anelli di connessione tra l’istruzione e il mondo produttivo che, grazie alla flessibilità ed alla evoluzione continua adattano le figure professionali alla domanda di lavoro.

Tre sono gli elementi che caratterizzano gli Its: si costituiscono in fondazioni di partecipazione all’interno delle quali si sviluppano partenariati pubblico privati che ricomprendono scuole, enti di formazione, università, imprese, organizzazioni di categoria ecc.; la flessibilità organizzativa per la creazione di percorsi di qualità; una didattica basata sull’esperienza con numerose ore dedicate alla formazione di laboratorio. La Regione Umbria ha già investito più di 7 milioni di euro della programmazione Por Fse 2014/2020 sui percorsi Its ed è previsto un ulteriore stanziamento di circa quattro milioni di euro fino alla conclusione di questo ciclo programmatorio.

Sarebbe inspiegabile perdere anche questa opportunità. Già nel campo della formazione, della ricerca e delle iniziative Terni ha visto sfuggire una miriade di iniziative: dall’Isrim, Istituto di ricerca sui materiali speciali, nato con l’obiettivo di essere punto centrale di un polo di ricerca di alto livello insieme a Csm, facoltà di ingegneria dei materiali e il centro di ricerca Montedison che è stato sciolto, al Bic, Business innovation center; dal centro per le cellule staminali, al Consorzio aree industriali e alle biotecnologie; dal Cmm, Centro Multimediale, ad Umbria Innovazione, alla Hollywood ternana, la fabbrica dei sogni di Benigni che, forse, ha trovato un certo interesse in Umbria Film Commission e in diverse società di produzione internazionali. Tante speranze a cui hanno fatto seguito tante delusioni.

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