Licenziamenti Savit, la Fiom: «Istituzioni e azienda, solo silenzio»

Terni – La Fiom Cgil torna sulla vertenza della società pubblica: «Il 1° giugno sosterremo convintamente lo sciopero»

Condividi questo articolo su

La Fiom Cgil di Terni parla di «silenzio assordante» sulla vicenda della Savit, azienda metalmeccanica controllata da Busitalia e a totale capitale pubblico, con 90 dipendenti in Umbria che si occupano di manutenzioni, rifornimenti e pulizie dei mezzi del trasporto pubblico locale. «Da oltre 20 giorni – spiega la Fiom – il sindacato ha scritto alla giunta e al consiglio regionale per denunciare l’ingiustizia che stanno subendo i lavoratori della Savit, con l’annuncio di sei licenziamenti e un presunto cambio di contratto e datore di lavoro, senza confronto con il sindacato e senza conoscere la gara di appalto e il capitolato che vengono sistematicamente negati da parte dell’azienda». I metalmeccanici Cgil sottolineano «la gravità del fatto che sia proprio un’azienda a capitale pubblico a giocare con diritti e professionalità dei lavoratori. Nonostante uno sciopero indetto con un preavviso ben più largo di quello previsto dalla legge, a 5 giorni dal suo svolgimento ancora non c’è neanche una convocazione per la Rsu, necessaria peraltro a comunicare i contingenti minimi per le fasce orarie di garanzia da parte di Busitalia. Un silenzio assordante da parte dell’azienda e delle istituzioni che ci preoccupa e ci indigna – insiste la Fiom – fatta eccezione per la presa di posizione in solitaria del consigliere 5 Stelle Thomas de Luca». Secondo il sindacato, al contrario, «in questa fase le istituzioni e la politica possono giocare un ruolo decisivo e intervenire su chi, prendendo soldi pubblici, nega corrette relazioni industriali. Per questo abbiamo convocato la nostra assemblea generale per il 1° giugno, giorno dello sciopero dei lavoratori Savit, e in quella data parteciperemo al presidio organizzato dalle ore 9 davanti all’azienda, per dare la giusta visibilità ad una vertenza che riguarda tutti i lavoratori».

Savit, è scontro sullo sciopero: «Basta gioco delle tre carte»

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli