Ben 110 camosci avvistati e una stima di 230 per gli individui complessivi presenti. Questo l’esito del censimento estivo – si è svolto a fine luglio – legato alla presenza del mammifero nel territorio del parco nazionale dei monti Sibillini: in campo per la rilevazione 34 guardie forestali, collaboratori e volontari.
Il risultato
Sono stati ammirati 64 adulti non marcati, 19 piccoli nati in primavera, 17 yearling – un anno compiuto -, 5 individui indeterminati, 4 femmine adulte marcate e 1 adulto non marcato. «Tali dati – viene sottolineato – dovranno essere integrati con quelli del censimento autunnale che verrà effettuato tra ottobre e novembre. A fine anno, quando sarà possibile contare un maggior numero di maschi adulti difficilmente osservabili durante la bella stagione, si otterrà una stima più precisa della consistenza della popolazione di camoscio appenninico del parco».
La distribuzione
La nota positiva è rappresentata – aggiungono dal parco – «dalla vasta distribuzione dei camosci osservati. Ben 12 individui sono stati avvistati in sei aree distinte da quella Monte Bove di cui 4 al Tempio della Sibilla (sul versante esposto a sud della Priora), 3 su monte Rotondo, 2 a Pizzo Meta, 1 sulla vetta della Priora, 1 a cima Vallelunga e 1 allo Scoglio dell’aquila. Inoltre, il risultato ottenuto è stato comunque superiore rispetto a quello dei censimenti estivi degli ultimi anni (57 camosci nel 2017, 69 nel 2018 e 77 nel 2019), indicando quindi un trend di crescita costante della popolazione».