Muore e lascia oltre 1,3 milioni ai poveri: incassati dal Comune

Corciano – Il consiglio comunale ha accettato l’eredità di un’anziana che aveva chiesto di utilizzare in ‘opere buone’ il suo patrimonio

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Oltre un milione e 300 mila euro fra contanti, titoli, immobili e terreni, destinati ad ‘opere buone’ in favore di chi non ha nulla o quasi. Questo il lascito di un’anziana donna – B.T., domiciliata e residente a Corciano (Perugia) – venuta a mancare nelle scorse settimane. I beni in questione, a seguito della delibera – scontata – da parte del consiglio comunale lo scorso 29 luglio, verranno assunti dal Comune di Corciano in base a quanto stabilito dal Codice Civile. A riportare la notizia è il quotidiano ‘Il Messaggero‘.

Nel testamento, l’anziana aveva indicato che tutti i suoi averi dovevano essere utilizzati per opere ‘buone’, senza tuttavia dettagliare l’utilizzo né il pubblico ufficio. A questo punto è entrato in scena l’articolo 630 del Codice Civile che specifica che «le disposizioni a favore dei poveri e altre simili, espresse genericamente, senza che si determini l’uso o il pubblico istituto a cui beneficio sono fatte, si intendono fatte in favore dei poveri del luogo in cui il testatore aveva il domicilio al tempo della sua morte, e i beni sono devoluti all’ente comunale di assistenza». Tradotto: tutto viene acquisito dall’amministrazione comunale di Corciano che è chiamata però, nel tempo, a rispettare indicazioni e volontà della donna, ovvero la vicinanza a chi ha bisogno di un sostegno, di un aiuto vero.

Cristian Betti, sindaco di Corciano

 

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