La buona notizia è che non ci saranno più incontri interlocutori. Il prossimo appuntamento magari non sarà decisivo ma sicuramente chiarificatore per capire il destino della Perugina: 27 e 28 novembre, nella sede Nestlé di a Ginevra, è in programma la riunione del Coordinamento aziendale europeo.

I piani industriali L’incontro di mercoledì sera – un coordinamento nazionale cui hanno partecipato anche i delegati sindacali umbri, in rappresentanza dei lavoratori di San Sisto – è stato poco più che un passaggio formale, nel corso del quale i vertici di Nestlé Italia (c’erano Gianluigi Toia, Marco Toppano e Stefano Di Giulio) hanno illustrato l’andamento dei piani industriali degli stabilimenti di Perugia e Benevento. Dal canto loro, poca possibilità di interlocuzione per i rappresentanti sindacali: tutti sono consapevoli che fino alla prossima settimana nessuno potrà dare risposte con cognizione di causa.
Riunione solo informativa «Sinceramente, dal nostro punto di vista non è successo nulla di rilevante – conferma al telefono Michele Greco (Cgil) – è stata un riunione informativa, ci hanno illustrato l’andamento dei piani industriali su Perugia e Benevento. Un momento importante sarà a Ginevra, dove ci aspettiamo di sapere questa fatidica presentazione della riorganizzazione del settore dolciario». Insomma, pure Nestlé Italia aspetta di ricevere direttive su come comportarsi: se e come il polo di San Sisto diventerà hub del cioccolato; se e come confermare i paventati esuberi. Anche per questo motivo la riunione di Milano è stata interlocutoria. Anche per questo, ormai da più di un mese, la situazione è in stallo.

Le 51 uscite volontarie Era un semplice incontro di coordinamento con tutte le aziende del gruppo in cui è stato fatto il punto della situazione e sono stati ufficializzati alcuni dati. Ad esempio è stato confermato che al momento sono 51 (fra operai e impiegati) ad aver accettato il bonus di 60mila euro per l’uscita volontaria, possibilità ancora in essere anche dopo gli accordi del 13 ottobre quando, con una nota congiunta, era stata ufficializzata la riapertura delle trattative e la sospensione dell’agitazione, al termine del famoso incontro seguito in diretta da umbriaOn. Bloccate invece le ricollocazioni esterne.
Un mese d’attesa Una settimana dopo nuovo incontro in cui si era entrati nel dettaglio ma al termine del quale si registrava un nuovo muro contro muro, con sindacati e azienda fermi sulle loro posizioni. E da lì in avanti poco è cambiato: i sindacati si sono incontrati con le istituzioni per capire gli estremi della realizzazione di un polo logistico, ricevendo però poco più di una vicinanza simbolica (e non poteva essere altrimenti). Nel frattempo, si capiva che per avere più tempo ci sarebbe potuto essere anche un allungamento della cassa integrazione: lo aveva annunciato Poletti da Assisi. Un tema sul quale però non si è tornati nell’ultimo incontro a Roma con il viceministro Teresa Bellanova. Anche quello interlocutorio. In attesa di Ginevra.