Niente licenziamenti, intesa a TerniEnergia

L’assemblea dei lavoratori approva l’accordo che prevede il ricorso ad un anno di cassa integrazione straordinaria

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L’assemblea dei lavoratori di TerniEnergia ha votato e a larga maggioranza è stato approvato l’accordo – anche se è in fase di aggiustamento, con qualche modifica – che era stato sottoscritto in Confindustria tra l’azienda e i sindacati.

IL VERBALE DI ACCORDO CON LE ULTIME MODIFICHE

Stop licenziamenti TerniEnergia non licenzierà nessuno – il cambio di strategia era previsto dopo che l’ex amministratore delegato Piero Manzoni era stato sfiduciato dal Cda – e per fronteggiare la situazione relativa ai 66 esuberi dichiarati sarà attivata la cassa integrazione straordinaria – per un anno – che interesserà, laddove possibile a rotazione, 45 dipendenti.

Anticipo trimestrale TerniEnergia si sarebbe anche impegnata ad anticipare il primo trimestre di cassa integrazione, che scatterà da ottobre, visto che l’Inps non è velocissima nell’erogare questa prestazione. Durante l’anno di cassa integrazione i lavoratori seguiranno dei corsi di formazione e riqualificazione. 

I sindacati Filctem Cgil, Flaei Cisl e Ugl Chimici dicono di aver «appreso dal presidente Neri la volontà di trasformare il licenziamento collettivo di 66 lavoratori in un provvedimento di attivazione di cassa integrazione straordinaria per crisi, con l’ulteriore impegno di ridurre in tempi rapidi la cassa almeno per il 50% dei dipendenti interessati alla procedura e assicurando anche prospettive lavorative per il restante 50%. La proposta relativa alla cassa è stata presentata all’assemblea dei lavoratori, che hanno espresso voto favorevole dando pieno mandato per la firma. Le organizzazioni sindacali, pur consapevoli delle difficoltà, si attiveranno per verificare l’andamento aziendale e vigileranno sulla corretta conduzione della cassa integrazione straordinaria per crisi».

Il sindaco Francesco De Rebotti, sindaco di Narni, accoglie la notizia con favore: «L’ultimo incontro tra la proprietà di TerniEnergia e le rappresentanze sindacali di categoria ha segnato ufficialmente il cambio di direzione sollecitato immediatamente anche dalla nostra amministrazione, all’indomani della scelta dell’azienda, alla vigilia di ferragosto, dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori. Dopo aver seguito attentamente l’evolversi della vicenda credo che l’individuazione dell’avvio di un percorso di tutela dei lavoratori attraverso l’attivazione di cassa integrazione straordinaria per crisi, con l’ulteriore impegno di ridurre in tempi rapidi la cassa almeno per il 50% dei dipendenti interessati alla procedura e assicurando anche prospettive lavorative per il restante 50%, rappresenti una base ragionevole di gestione condivisa delle problematiche di un’azienda e di una produzione che necessita comunque di una fase di rilancio. Ecco perché a questo punto, accanto alla messa in campo degli strumenti necessari a salvaguardare i lavoratori, serve rapidamente mettere a disposizione una nuova strategia e volontà di investimento che passa attraverso l’individuazione di un nuovo piano industriale. Per quello che ci riguarda il ruolo dell’ istituzione che rappresento sarà a disposizione, con gli strumenti ordinari e straordinari previsti per il territorio Narni-Terni, per accompagnare un serio ed efficace progetto di rilancio che ci aspettiamo sia presentato prossimamente».

Eleonora Pace «La notizia – commenta la capogruppo di FdI-An al Comune di Narni e portavoce provinciale del partito – della sospensione della procedura di licenziamento ed il ricorso all’attivazione della cassa integrazione per la TerniEnergia, apre uno spiraglio di speranza sul quale auspichiamo che si possano sviluppare politiche industriali in grado di fronteggiare l’attuale momento e rilanciare le attività dell’azienda. Abbiamo creduto e continuiamo a credere che le attività del gruppo ed in particolare quelle di TerniEnergia, siano un’importante opportunità sul futuro di questo territorio per favorire una nuova dimensione dell’industria che punta sull’energia da fonti rinnovabili, sull’alta tecnologia e sulla ricerca. Per questi motivi, pur in attesa della chiarificazione del quadro complessivo, chiediamo alle istituzioni di seguire e supportare concretamente in ogni ambito gli sforzi che si stanno facendo per tamponare l’attuale criticità, salvaguardare i posti di lavoro e rilanciare le attività dell’azienda. Siamo certi – conclude – che questa esigenza non verrà sottovalutata a cominciare dall’amministrazione di Narni dove, nei mesi scorsi, troppe reticenze e timidezze hanno fatto da cornice ad alcune dichiarazioni superficiali e poco istituzionali di qualche assessore».

Servizio in aggiornamento

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